Calcio e Finanza
·22 de mayo de 2025
Milan, conti 2024/25 in rosso aspettando il mercato. E sul prossimo bilancio peserà la mancata Champions

Calcio e Finanza
·22 de mayo de 2025
In attesa dell’ultima partita di campionato contro il Monza, la stagione del Milan si è chiusa ufficiosamente e mestamente la scorsa settimana, con due gare che hanno sancito l’assenza dei rossoneri dalle coppe europee nel 2025/26. Prima la sconfitta in finale di Coppa Italia contro il Bologna, poi il 3-1 della Roma che ha spento le speranze di ingresso nelle coppe anche dal campionato.
I rossoneri dovranno ora leccarsi le ferite, ma soprattutto cercare di capire cosa non abbia funzionato, ponendo rimedio agli errori del passato recente. Sul fronte sportivo, sembra ormai definito l’arrivo di Igli Tare come nuovo Direttore sportivo, mentre in panchina bisognerà scegliere un tecnico adeguato dopo le esperienze fallimentari con Paulo Fonseca e Sergio Conceicao.
Non saranno più ammessi errori, soprattutto quelli che hanno una forte connotazione economica come l’obiettivo quarto posto. La qualificazione alla Champions League è imprescindibile per l’equilibrio dei conti di un club come il Milan, che nelle ultime due stagioni ha fatto registrare consecutivamente un utile a bilancio. Un segno positivo che sembra però destinato a sparire potenzialmente già in questa stagione.
Secondo le stime di Calcio e Finanza, allo stato attuale l’esercizio 2024/25 del club rossonero farà registrare un divario negativo tra ricavi e costi nell’ordine dei 25 milioni di euro, per un bilancio che si chiuderebbe dunque in perdita per la prima volto dopo due utili consecutivi. Nel dettaglio, secondo le stime, a costi in leggera crescita si contrappongono ricavi in calo. Pesa in particolar modo un abbattimento della voce “plusvalenze”, che nella stagione 2023/24 era spinta verso l’altro dall’operazione Tonali.
Il condizionale è comunque d’obbligo, considerando che da qui al 30 giugno la situazione potrebbe ancora cambiare proprio grazie al calciomercato. Considerando anche la nuova finestra introdotta dalla FIFA per agevolare le squadre partecipanti al Mondiale per Club (dal 1° al 10 giugno), ma aperta a tutti, il club rossonero potrebbe portare a termine operazioni in uscita in grado di accrescere i ricavi dell’esercizio.
Al netto di maxi plusvalenze che potrebbero riguardare calciatori importanti della rosa (si parla di un’offerta del Manchester City per Tijjani Reijnders), il Milan ha ceduto in prestito diversi calciatori che, se riscattati, potrebbero portare a un beneficio economico. Su tutti, quelli che sembrano più facilmente destinati a essere definitivamente venduti sono:
Oltre a questi calciatori, ce ne sono altri che potenzialmente potrebbero essere riscattati come Yacine Adli (Fiorentina), Tommaso Pobega (Bologna), Alvaro Morata (Galatasaray) o Noah Okafor (Napoli), per i quali la cessione sulla carta è possibile, ma vi è meno certezza che gli affari vadano in porto.
Se il margine di manovra per la stagione 2024/25 può consentire al Milan (almeno sulla carta) di chiudere nuovamente un bilancio in equilibrio, più complicata sarà sicuramente la stagione 2025/26, quella in cui i rossoneri non potranno contare sui ricavi provenienti dalle competizioni per club UEFA: Champions League, Europa League o Conference League.
Facendo un paragone con la stagione attuale, al club di RedBird mancheranno circa 80 milioni di euro tra i premi per la qualificazione e i risultati raggiunti in Champions League, oltre agli incassi da stadio per le sfide casalinghe della competizione. È probabile, inoltre, che l’assenza dalle coppe incida su alcuni bonus legati agli sponsor principali, soldi che il Milan potrebbe decidere di recuperare sempre sul mercato dei trasferimenti per non chiudere in perdita, considerando che incidere sui costi è una sfida sempre complicata e che richiede più tempo.
Va comunque ricordato che il patrimonio netto del club rossonero al 30 giugno 2024 era ampiamente positivo, visto che a livello civilistico era pari a 200,7 milioni di euro mentre a livello consolidato era pari a 196,3 milioni di euro, in aumento rispetto al saldo di 177,2 milioni di euro del 30 giugno 2023, «per effetto dei versamenti in conto futuro aumento di capitale sociale per complessivi 15 milioni di Euro effettuati dal socio di maggioranza e dell’utile consolidato di esercizio pari a 4,1 milioni di euro». Un dettaglio non di poco conto, che sottolinea come il club rossonero sia in grado di fare fronte a eventuali perdite anche senza un intervento diretto dell’azionista.
Infine, non va dimenticato il capitolo UEFA. Con la conclusione di questa stagione, il Milan uscirà dal Settlement Agreement firmato con la Federcalcio europea nel 2022 e che copriva i periodi di rendicontazione che terminano nel 2022, 2023, 2024 e 2025.
Dalla prossima stagione (quella 2025/26) il Milan sarà monitorato come qualsiasi altro club e, sulla base delle nuove norme imposte dal Fair Play Finanziario, non potrà fare registrare perdite aggregate superiori ai -60 milioni di euro rispetto ad un periodo di monitoraggio calcolato sui tre anni precedenti. Dunque, dalla prossima stagione l’esercizio 2025/26 verrà valutato insieme ai due precedenti (2024/25 e 2023/24) e la somma aggregata dei tre risultati d’esercizio (calcolati ai fini UEFA, e tenendo conto dunque di costi virtuosi che riducono le perdite considerate dalla Federcalcio europea) non dovrà eccedere i -60 milioni di euro.
Per questo motivo bisognerà fare particolare attenzione ai conti della prossima stagione e per restare nei parametri UEFA la società dovrà trovare delle fonti di ricavo alternative a quelle che mancheranno, mettendo in conto allo stesso tempo la necessità di tornare a disputare la Champions League nel 2026/27.