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·27 de diciembre de 2024

Milano, non solo stadio: dal 1° gennaio il divieto di fumo in tutte le aree pubbliche

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Mancano ormai pochi giorni e dal 1° gennaio sarà praticamente vietato fumare all’aperto a Milano. Con il nuovo anno scatterà infatti la nuova fase del “Regolamento per la Qualità dell’Aria” approvato dal Consiglio Comunale nel 2020 che vieterà le sigarette «in tutte le aree pubbliche o ad uso pubblico all’aperto» a meno che sia possibile rispettare la distanza di 10 metri da altre persone.

Secondo quanto previsto dal Piano Area e Clima del Comune di Milano per la riduzione dell’inquinamento atmosferico, si estenderà quindi il divieto che è già in vigore dal 2021 in alcune zone specifiche come le fermate dei mezzi pubblici, i parchi e le aree verdi, i cimiteri e le strutture sportive, tra cui lo stadio di San Siro, che ospita le sfide interne di Inter e Milan.


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Milano divieto di fumare – Seconda fase dal 1° gennaio 2025

Un divieto che, almeno per quanto riguarda lo stadio, non è stato fatto rispettare con decisione finora come avranno potuto notare le persone che frequentano abitualmente l’impianto. Dal 1° gennaio 2025, spiega il Comune di Milano, «il divieto di fumo in città sarà esteso a tutte le aree pubbliche o ad uso pubblico all’aperto, incluse vie e strade, ad eccezione quindi delle aree isolate in cui è possibile rispettare la distanza di 10 metri da altre persone». Il divieto riguarda solo i prodotti del tabacco, mentre è ammesso l’utilizzo di sigarette elettroniche (e-cig).

Questo secondo step «è in primis un’azione di sensibilizzazione che punta a scoraggiare stili di vita che sappiamo essere dannosi per la salute di tutte le persone, non solo dei fumatori. Il fumo di sigaretta, secondo i dati di Arpa Lombardia, è infatti responsabile del 7% delle emissioni di polveri sottili», spiega l’assessora all’Ambiente e Verde Elena Grandi.

«Stiamo parlando, quindi, di un provvedimento che vuole essere un’azione concreta di cui potranno beneficiare tutti, sia in termini di salute personale che di benessere generale. I comportamenti dei singoli possono fare la differenza e contribuire al miglioramento della qualità dell’aria della nostra città, quindi, da fumatrice, sarò la prima a cambiare le mie abitudini: sono consapevole che fare rispettare questo provvedimento non sarà semplice né immediato, ma sono anche convinta che sarà uno strumento per avviare un vero cambio culturale», ha proseguito.

L’assessora Grandi si è detta «felice che questa misura stia trovando l’appoggio del mondo scientifico e ci auguriamo che tutta la comunità scientifica, condividendo questo provvedimento, possa contribuire e aiutarci nell’opera di sensibilizzazione riguardo ai danni del fumo».

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