Serie B, Cellino attacca: «Ho usato quel metodo di pagamento perché è corretto, siamo stati truffati. Sulla società dico che…» | OneFootball

Serie B, Cellino attacca: «Ho usato quel metodo di pagamento perché è corretto, siamo stati truffati. Sulla società dico che…» | OneFootball

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·19 de mayo de 2025

Serie B, Cellino attacca: «Ho usato quel metodo di pagamento perché è corretto, siamo stati truffati. Sulla società dico che…»

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Massimo Cellino, presidente del Brescia, rompe il silenzio dopo il terremoto in Serie B: le sue dichiarazioni

Parlano a La Gazzetta dello Sport Massimo Cellino, presidente del Brescia, ha commentato la recente situazione del club, indagato per alcuni pagamenti irregolari nel mese di febbraio, che rischiano di far retrocedere le rondinelle dalla Serie B alla Serie C. La Sampdoria andrebbe così a disputare i play-out contro la Salernitana, anche se la situazione rimane in divenire. Di seguito le parole del patron biancazzurro:

UTILIZZO DEL SISTEMA DI PAGAMENTO«Confermo di aver utilizzato quel sistema di pagamento, l’avrei fatto anche a giugno per l’iscrizione, perché è corretto. Se mi avessero detto che non andava bene, avrei pagato di tasca mia, come ho fatto in tanti anni di calcio tra Cagliari, Leeds e Brescia, vendendo anche le mie case».


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COSA È SUCCESSO«Siamo stati truffati, e ho già presentato una denuncia penale. Quella società di via Montenapoleone a Milano che ci ha venduto i crediti d’imposta è sparita, non rispondono più al telefono. Eppure hanno ceduto crediti d’imposta per più di 100 milioni a molte aziende».

ALTRE SOCIETÀ COINVOLTE«Sì, la Covisoc mi ha detto che non siamo i soli. Ma non ho sentito di altre indagini».

NOME DELLA SOCIETÀ DI MILANO«Non me lo ricordo, so che il titolare è un certo Alfieri».

IMPORTO PAGATO E COMMISSIONI«Abbiamo chiesto 2,4 milioni in crediti d’imposta e loro hanno trattenuto circa il 15%. C’era chi ci offriva il 25%, quindi uno sconto maggiore, ma il nostro fiscalista era tranquillo, aveva garanzie dalla Banca d’Italia: ora è disperato».

QUANDO AVETE AVUTO I PRIMI DUBBI«Il 9 maggio ci hanno detto che erano in corso verifiche e avevamo 60 giorni di tempo, dicendomi che in caso contrario avrei dovuto rispondere in solido. E io sarei stato pronto a farlo».

RAPIDITÀ DELL’INDAGINE«Tutto è molto strano, in due giorni hanno fatto e chiuso le indagini. Noi avevamo mandato alla Covisoc copia del contratto di acquisto e anche la ricevuta del nostro pagamento».

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