Calcio e Finanza
·6 de marzo de 2025
Stats Perform vince il primo round in tribunale nello scontro con la Serie A

Calcio e Finanza
·6 de marzo de 2025
Il primo round del contenzioso fra Stats Perform e la Lega Serie A va alla società specializzata nella raccolta e distribuzione di dati sportivi, controllata da Vista Private Equity. Come riporta l’edizione odierna de Il Sole 24 Ore, Stats Perform è stata assegnataria dei diritti per il massimo campionato legati alle statistiche e alle scommesse sportive. Un bando dal valore di oltre 200 milioni di euro in cinque anni.
Il Tribunale di Milano ha respinto il ricorso cautelare presentato dalla Lega Serie A (assistita dagli avvocati Vincenzo Mariconda, Romano Vaccarella, Mario Morelli, Guido Genovesi e Michele Centonze) per ottenere l’esecuzione immediata del contratto di licenza e di servizi, sancendo una vittoria per Perform, rappresentata dagli avvocati Carlo Santoro e Roberto Argeri.
La vicenda trae origine dalla procedura competitiva avviata dalla Lega Serie A per l’assegnazione dei diritti di raccolta e distribuzione dei dati ufficiali relativi alle competizioni calcistiche nazionali per il quinquennio 2024-2029. Dopo una lunga fase di trattative, la Lega ha sostenuto di aver raggiunto un accordo con Perform per un valore totale di oltre 200 milioni. Tuttavia, secondo la società inglese, il contratto non è mai stato formalmente sottoscritto e la sua approvazione era ancora subordinata a ulteriori verifiche interne.
Per questo motivo, la Lega ha depositato un ricorso, chiedendo al Tribunale di ordinare a Perform (accusata dalla Lega di aver mancato il pagamento di due rate, a luglio e a settembre 2024 a fronte di attività proseguite nelle prime 12 giornate di campionato) di dare immediata esecuzione agli accordi e di imporre una penale giornaliera di 300mila euro in caso di mancata ottemperanza.
Secondo gli avvocati di via Rossellini l’inadempimento di Perform avrebbe portato a una proliferazione di dati non ufficiali, minando il valore commerciale del campionato e incidendo sui volumi delle scommesse sportive, con conseguenti danni economici. Perform si è opposta al ricorso, sostenendo che nessun contratto fosse stato effettivamente finalizzato e che la Lega stesse tentando di ottenere, in via cautelare, un provvedimento che avrebbe avuto effetti definitivi, eludendo così un normale giudizio di merito peraltro in mancanza di pericoli imminenti e irreparabili.
Il Tribunale di Milano ha accolto la tesi di Perform, stabilendo che non sussistono i requisiti per la concessione della tutela d’urgenza. In particolare, il giudice ha ritenuto insussistente il rischio di un danno irreparabile per la Lega Serie A. Il presunto calo delle scommesse e il proliferare di dati non ufficiali sono stati considerati elementi non adeguatamente dimostrati, e comunque risarcibili in via ordinaria.
Inoltre, il giudice ha sottolineato come la Lega avrebbe potuto nel frattempo, «a fronte di un contratto pacificamente non concluso» individuare un nuovo licenziatario, soprattutto considerando la disponibilità manifestata da Perform a fornire temporaneamente alcuni servizi per agevolare la transizione. La Lega potrà a questo proposito avanzare un reclamo. E avrebbe presentato una denuncia per truffa. La battaglia legale fra le parti è destinata a continuare.
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