Calcio e Finanza
·9 de febrero de 2025
Super Bowl vs finale Champions: dai ricavi all’indotto, il confronto economico
![Imagen del artículo:Super Bowl vs finale Champions: dai ricavi all’indotto, il confronto economico](https://image-service.onefootball.com/transform?w=280&h=210&dpr=2&image=https%3A%2F%2Fwww.calcioefinanza.it%2Fwp-content%2Fuploads%2F2024%2F09%2FCoppa-Champions-League-2023-24.webp)
Calcio e Finanza
·9 de febrero de 2025
Dall’ex ad del Bayern Monaco Karl-Heinz Rummenigge fino al numero uno del PSG Nasser Al-Khelaifi passando anche per l’ex presidente della Juventus Andrea Agnelli, da anni sono molti i manager del mondo del calcio che sottolineano la potenzialità inespressa della finale di Champions League (e della Champions League in generale) nel confronto diretto con l’altro grande evento sportivo che si disputa ogni anno a livello globale, ovverosia il Super Bowl. Un confronto che se può essere simile da un punto di vista dell’interesse, non lo è altrettanto in termini economici.
Se i numeri dell’audience infatti a livello mondiale sono superiori per la competizione organizzata dalla UEFA, i valori in termini di ricavi sono inferiori pressoché su ognuna delle principali voci, sia per quanto riguarda il confronto Super Bowl-finale di Champions che nel paragone diretto tra la NFL e la Champions League.
A livello di audience tv, infatti, il confronto è impari: nel 2023 ad esempio la UEFA aveva reso noto che circa 450 milioni di spettatori avevano seguito almeno una parte della finale di Champions League, con una audience media di 150 milioni di spettatori. Numeri in tal senso quasi doppi rispetto al Super Bowl, che nel 2024 secondo i dati di Nielsen ha visto un audience di 202 milioni di spettatori (considerando chi ha seguito almeno una parte della gara) negli USA, mentre a livello mondiale si parla di circa 40/50 milioni di spettatori aggiuntivi.
La dimostrazione di una audience potenziale molto più favorevole alla Champions League è dimostrata anche dai dati sui social: i followers aggregati di Real Madrid e Borussia Dortmund, in campo nella finale del 2024, raggiungono i 200 milioni complessivi, rispetto agli 8,5 milioni totali di Kansas City Chiefs e Philadelphia Eagles, che saranno protagonisti nella notte nel Super Bowl 2025.
Maggiore interesse per il calcio a livello globale, quindi, ma i risultati a livello economico sono ben diversi. Il Super Bowl e la finale di Champions League sono gli ultimi atti di due tornei, rispettivamente la NFL e la Champions League, che generano ricavi decisamente differenti: si parla di circa 14 miliardi di euro per la lega statunitense di football e circa 3,9 miliardi di euro per l’ex Coppa Campioni. Una differenza che nasce soprattutto a livello di diritti tv, con la NFL capace di incassare intorno ai 8 miliardi di euro per la stagione 2024/25 stagione (che saliranno a 10 miliardi nei prossimi anni) contro i 3,3 miliardi della Champions League.
Il Super Bowl è così l’evento più scintillante di una competizione già di per sé ricchissima. Difficile quantificarne i ricavi sul singolo anno: i biglietti per l’edizione che vedrà protagoniste Kansas City Chiefs e Philadelhia Eagles sono arrivati fino a 25mila dollari di prezzo sui mercati secondari (mentre l’UEFA va all’attacco delle stesse piattaforme di rivendita, con i prezzi ufficiali per l’edizione 2024 pari in media a 350 euro circa), mentre i costosissimi spot pubblicitari sono arrivati fino a 6 milioni di euro circa con incassi stimati per le televisioni in oltre 600 milioni.
Il Super Bowl così un evento anche per i tifosi, un evento che dura tutta una settimana. Rendendo così anche più ricche pure le città ospitanti: la stima per New Orleans, sede della sfida che si giocherà nella notte, è di un indotto da 600 milioni di euro circa, mentre per Londra, sede della finale 2024, si parlava invece di un indotto di poco superiore ai 75 milioni di euro. I ricavi dalla biglietteria per l’UEFA dalla finale invece si aggirano intorno ai 7 milioni di euro.
Gli effetti a cascata riguardano anche le singole squadre a partire dal tema ricavi: la NFL distribuisce circa 430 milioni di euro a ciascuna delle 32 squadre che fanno parte della lega (per un totale di circa 14 miliardi), mentre per le 32 partecipanti alla Champions League la quota di ricavi da suddividersi in base ai risultati è di 2,4 miliardi complessivi, con un minimo stimabile in circa 25 milioni di euro.
Non è un caso, quindi, il fatto che le franchigie NFL occupino 27 delle prime 50 posizioni nella classifica squadre sportive mondiali dal maggior valore, rispetto alle otto società calcistiche presenti. E soprattutto di Dallas Cowboys continuano a dominare la graduatoria con un valore di 8,5 miliardi di euro, rispetto ai 4,8 miliardi del Real Madrid. Anche se le cifre impattano solo parzialmente sugli atleti: secondo le stime di Forbes, il giocatore NFL più pagato è Lamars Jackson dei Baltimore Ravens (100 milioni di euro) considerando stipendio e sponsor, mentre il calciatore protagonista in Champions League con entrare più alte è Kylian Mbappè con 115 milioni di euro.