Tecla Pettenuzzo: “Credo nel futuro di questa squadra. Sulla città…” | OneFootball
Calcio Femminile Italiano
·2 de junio de 2025
Tecla Pettenuzzo: “Credo nel futuro di questa squadra. Sulla città…”
La stagione del Napoli Femminile nella Serie A Femminile 2024/25 si è conclusa con il raggiungimento dell’obiettivo, ovvero mantenere la permanenza della massima categoria. Una stagione fatta di alti e bassi ma che si è conclusa in maniera positiva per la squadra del patron azzurro Marco Bifulco. Tanti i temi da cui poter trarre degli spunti interessanti su cui discutere e dialogare e noi lo abbiamo fatto assieme a Tecla Pettenuzzo, difensore classe 1999 alla sua seconda stagione in A con il Napoli Femminile che ci ha raccontato i suoi punti di vista sulla stagione passata e non solo.
<>: “Bene dai, è quel momento post stagione in cui inizio a realizzare ciò che è successo in questa annata e anche dove scarico tutta la tensione e l’adrenalina del campionato ripensando al fatto che anche l’anno prossimo giocheremo la Serie A!”
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<>: “Avevo sei anni e frequentavo già i campi da un po’, perché mio fratello gioca a calcio e quindi andare sempre sul campo da calcio mi ha praticamente spinta a far quello, arrivavo al campo e cosa facevo? Giocavo a calcio con lui. I miei genitori non mi hanno mai negato di farlo, anzi, io esprimevo la volontà di andare a giocare e loro mi portavano lì con mio fratello, soprattutto perché a casa non si guardava il calcio e a scuola non ci giocavamo perché a sei anni sei ancora piccolina per farlo e quindi mio fratello è stato d’ispirazione per arrivare a dove sono oggi.”
<>: “Penso che il Brescia sia quella che mi ha portato tanto. Quella fu la prima esperienza in A, anche se all’inizio non giocavo ma era un sogno enorme già solo essere lì. Poi sono cresciuta ma devo tanto a Piovani che mi ha dato tantissima fiducia assieme alle mie compagne che poi mi hanno portato a fare la seconda parte di stagione da titolare, e al primo anno di Serie A è davvero incredibile. Sassuolo poi è stato il primo anno di grande continuità dove ho giocato sempre, passi per Roma dove hai il primo approccio in un big club e poi Genova ma Brescia è l’esperienza più bella perché in un anno ho fatto tantissime cose, quelle citate prima, il primo anno fuori casa, la vittoria della Supercoppa, ci giochiamo la finale scudetto, prima esperienza in un grande stadio con tante persone e poi li giochi la Champions League, roba incredibile per me.”
<Napoli. Cosa era Napoli per te appena arrivata la scorsa stagione e cos’è Napoli oggi?>>: “Diciamo che Napoli fu una scelta un po’ obbligata perché avevo sposato la causa Sampdoria e volevamo lottare per quella causa e far vedere che anche da sole potevamo farcela. Poi passavano i mesi e avevo zero certezze e ho accolto la proposta di venire a Napoli seppur un po’ insicura perché non ero pronta a lasciare Genova. Il primo anno poi è stato molto tosto anche qui a Napoli, ma anche questa volta ho trovato una squadra pronta a reagire ed è quello che ha acceso in me una scintilla verso questa città, le persone che ti fanno stare bene e non parlo solo delle mie compagne che sono fantastiche. Qui a Napoli si sta bene e vivere bene fuori dal campo ti porta in campo tanta allegria e serenità e se ero arrivata con dei dubbi su come mi sarei trovata ora sono fermamente convinta della scelta fatta. Non ho avuto minimamente difficoltà ad integrarmi con le persone e con la città. Si dice sempre che “A Napoli piangi due volte, quando arrivi e quando vai via” chissà se piangerò quando sarà…(ride.nr).”
<>: “Darei un 7, che non è un voto basso ma non è troppo alto perché secondo me avremmo potuto fare molto di più. Eravamo una squadra individualmente molto forte, giovani ma con esperienza. Il voto rimane alto perché ho trovato compagne di squadra e soprattutto di vita molto importanti. In più mi sento soddisfatta perché sento di aver fatto uno step importante di crescita personale e sono contenta perché sentivo di doverlo fare.”
<>: “L’assenza di Paola per me è stato un colpo abbastanza forte, perché giocare con lei dalla scorsa stagione e all’improvviso dover cambiare compagna di ruolo è pesante soprattutto se pensi cosa significa quella fascia, già di per se è una responsabilità molto grande e se poi chi te la cede è una napoletana, che ha giocato tutta la vita qui ed è simbolo della squadra per cui giochiamo è dura. Però sia Paola che Doris (Bačić), sono state molto brave ad indirizzarmi e supportarmi in quei giorni in cui la fascia pesava tanto loro sono state lì con me e non mi hanno lasciata sola. Poi nel fare il capitano ho scoperto un mondo che non conoscevo, il fare un lavoro “dietro le quinte” dove sei portavoce di 23 ragazze quindi 23 pensieri diversi e tu ne sei la portavoce e devi aiutarle e starle accanto.”
<>: “Tecla credo sia premurosa, gentile, e chiacchierona. Anche se alterno l’essere molto chiacchierona ai momenti in cui ho bisogno dei miei spazi e restare un po’ sola”
<>: “Pettenuzzo è aggressiva, brava a comunicare e dedita.”
<>: “Sono a favore perché avere più squadre mi da sensazione di vero, di un vero campionato. Spero che le 12 squadre siano solo un punto di partenza, magari arriveremo ad averne di più ed è questo il mio augurio. Curiosa anche di vedere la nuova competizione, ovvero il torneo pre-campionato in cui ci giochiamo qualcosa ed è ottimo perché ci darà modo di sapere su cosa dovremo lavorare.”
<Napoli Femminile nei prossimi anni? A cosa si può aspirare?>>: “Abbiamo tanta fiducia sul pres, lui l’abbiamo conosciuto l’anno scorso pre-Sampdoria – Napoli e in soli tre minuti ci ha dimostrato di avere fiducia in noi senza conoscerci, consegnandoci il suo cuore e dandoci dimostrazione che non eravamo sole. La sua giovinezza lo porta ad avere ancora l’aspetto sognatore dei giovani e noi sogniamo assieme a lui. Sa ascoltare e vuole fare di tutto per poter creare qualcosa di importante.”
<>: “Mi aspetto di vedere una Tecla felice, che sarà tale nel momento in cui ogni anno e in ogni partita riesca ad imparare e arricchirsi.”
<>: “Il mio sogno è quello di rigiocare la Champions, in uno stadio pieno.”
Ringraziamo Tecla per averci concesso questa intervista e si ringrazia il Napoli Femminile per averci dato l’opportunità di realizzarla.