
Zerocinquantuno
·27 de abril de 2025
Una Serie A equilibrata e imprevedibile fino all’ultimo: impossibile fare pronostici, a tutti i livelli c’è solo da lottare

Zerocinquantuno
·27 de abril de 2025
Per chi ama il calcio, al di là dell’appartenenza a certi colori, il massimo campionato 2024/25 è tra i più belli degli ultimi anni. Non necessariamente sul piano estetico, visto che le cosiddette ‘grandi’ o vincono senza rubare l’occhio o faticano proprio ad imporsi, quanto piuttosto su quello dell’equilibrio e dell’imprevedibilità: basta lanciarsi in un timido pronostico che subito si viene smentiti. Per lo scudetto si è ormai delineato un duello tra l’attuale capolista Napoli e l’Inter, coi nerazzurri che nel giro di una settimana hanno salutato l’obiettivo Coppa Italia (eliminati in semifinale per mano dei ‘cugini’ milanisti) e rischiano di fare lo stesso pure col tricolore (sanguinose sconfitte contro Bologna e Roma e partenopei ora a +3). In ottica qualificazione alle coppe europee, invece, è bagarre totale. L’Atalanta, terza da parecchio tempo, ha un leggero vantaggio ma è in costante calo, e sta rischiando di farsi raggiungere da un folto gruppo di inseguitrici: le più convincenti, ognuna con le sue caratteristiche e il suo percorso più o meno accidentato, sono il Bologna (superfluo aggiungere altro, parlano i brividi sulla nostra pelle) e la Roma (18 risultati utili di fila!), ma Juventus, Fiorentina e Lazio sono lì incollate e a sensazione non molleranno fino all’ultimo. Al momento è quindi molto difficile stabilire chi andrà in Champions League (questa volta gli slot sono ‘solo’ 4), chi in Europa League e chi in Conference League, anche alla luce di una finale di Coppa Italia (Bologna-Milan) che potrebbe sparigliare le carte in tavola. Infatti i rossoneri, attualmente noni, si giocheranno tutto nella sfida del 14 maggio all’Olimpico: alzando il trofeo, cosa che per ovvie ragioni sotto le Due Torri non ci auguriamo, salverebbero la loro mediocre stagione e renderebbero inutile in chiave continentale il settimo posto. Dalla decima posizione occupata dal Torino alla tredicesima del Genoa, con in mezzo il vivacissimo Como e l’Udinese, si gioca in buona sostanza di nulla, poi comincia la zona tiepida tendente al caldo: Hellas Verona, Parma e Cagliari non sono ancora in salvo ma sembrano avere qualcosina in più rispetto a chi annaspa alle loro spalle, ovvero il Lecce (che oggi grazie ai suoi 27 punti resterebbe in A), il Venezia e l’Empoli. Già spacciato invece il Monza, fanalino di coda a quota 15. Udinese-Bologna (la collocazione di lunedì alle 18:30 riporta alla mente l’esaltante trasferta in terra capitolina di un anno fa, chi vuole proceda pure con gli scongiuri), Lazio-Parma e Verona-Cagliari in programma domani modificheranno ancora lo scenario, e con ogni probabilità la quota per garantirsi un pass europeo si alzerà attorno ai 65 punti. I felsinei, feriti dalle tegole Holm e Ndoye, se la vedranno con una squadra reduce da 5 sconfitte consecutive e priva dei pilastri Bijol, Lucca e Thauvin, e per tornare al quarto posto non potranno far altro che vincere. Riguardo al BFC l’avevamo scritto non molto tempo fa: o tutto o niente. Impossibile, però, rimproverare qualcosa a Italiano e ai suoi fantastici ragazzi: qualora non dovessero raggiungere alcun traguardo, meriterebbero comunque un enorme grazie per la splendida stagione disputata. Perché talvolta le emozioni lasciano un segno più indelebile di un piazzamento o persino di un trofeo.
Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)