Verona, Zanetti: “Serdar out 5-6 settimane. No agli svincolati” | OneFootball

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DirettaFanta

·7 de febrero de 2025

Verona, Zanetti: “Serdar out 5-6 settimane. No agli svincolati”

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Il tecnico del Verona, Paolo Zanetti, ha presentato in conferenza stampa il match di domani pomeriggio alle 15 contro l’Atalanta.

Match importante per il Verona che domani affronterà la terza della classe: l’Atalanta. Ecco le dichiarazioni di Paolo Zanetti in conferenza stampa.


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La conferenza di Zanetti

“Rimaniamo concentrati sull’obiettivo. I ragazzi si stanno comportando da squadra e questo è l’antidoto per le problematiche. Il ciclo di partite è di livello altissimo, dobbiamo pensare gara per gara con la mentalità giusta, che possiamo giocarcela con tutti e portare a casa dei punti. Dobbiamo crederci, fermo restando la forza degli avversari. Dobbiamo continuare a dimostrare che siamo una squadra, con il nostro obiettivo fisso in testa”.

Contro l’Atalanta vedremo una coppia inedita a centrocampo con Bernede e Niasse? Mentre Serdar quanto starà fuori? “Serdar non ci sarà per circa 5 o 6 settimane. A centrocampo ci può essere la possibilità di vedere i nuovi insieme. Domani servirà tanta corsa e giocatori specifici. Niasse può darci una mano, l’abbiamo già visto. Bernede è da scoprire e mi ha fatto vedere di che pasta è fatto in allenamento. Avranno la possibilità di presentarsi subito alla realtà che hanno voluto a tutti i costi”.

È stato fatto quello che serviva sul mercato? I nuovi come li descriveresti? “Non so dare un giudizio, so il potenziale che mi ha messo a disposizione la società. Alla fine faremo i conti ora pensiamo a far rendere al massimo questa squadra. Qualche ragazzo è da scoprire, altri giocatori importanti sono da recuperare come Serdar e Duda. Continuiamo il nostro percorso, pensando settimana per settimana e sono sicuro che tutti daranno una mano. Sono arrivati ragazzi interessanti con del potenziale. Devono avere del tempo anche se c’è né poco. Dipende anche dai ragazzi che già ci sono che devono inserirli velocemente e noi come staff aiutarli a capire quello che vogliamo. Bernede è un centrocampista offensivo con buona tecnica, a noi per caratteristiche ci servono giocatori bifase. Lui, quindi, sicuramente deve aiutarci anche in difesa, ma l’ho visto con la mentalità giusta. Niasse è l’opposto, giocatore fisico di equilibro che fa filtro tra centrocampo e difesa e contrasta molto, con una mentalità di un certo tipo e una certa esperienza. Ci mancava come caratteristiche uno come lui. Oyegoke è un’alternativa a Tchatchoua a destra e devo capire se può giocare anche a sinistra, ha una buona corsa sia senza che con la palla. Valentini ha doti importanti ma non gioca dal 10 aprile, deve fare un percorso per essere al top quando servirà, è un mancino che ci manca che può fare il quinto e anche il braccetto. Devo ancora conoscere Slotsager che ha qualche problema fisico”.

Oltre Ajayi e Cisse, potranno esordire altri ragazzi dalla Primavera? “Cisse si allena con noi e sta crescendo cercando di migliorare le sue lacune, ha un grande talento e ha il futuro dalla sua parte e più va avanti più deve pensare di entrare in questa squadra. Credo in lui e i giovani possono avere un vantaggio dal fatto di essere numericamente con qualche assenza. Non faccio nomi di altri ragazzi della Primavera che seguo, ma ci sono ragazzi molto interessanti e allenati molto bene, che vedo anche quando si allenano con noi e se servirà non avrò problema a chiamarli”.

L’Atalanta che avversario è? “Un avversario che ha appena pareggiato a Barcellona. È una squadra fantastica e non voglio dire altro. Noi dobbiamo continuare ad essere una squadra, quello che non siamo stati all’andata. Se oggi abbiamo questi punti è anche per partite che come queste che ci hanno aperto gli occhi, come contro Atalanta e Inter, che ci hanno fatto andare più nello specifico nelle nostre qualità e difetti, ci hanno fatto aprire gli occhi per migliorare. Ora siamo in linea perfetta per l’obiettivo e gara per gara non dobbiamo perdere fiducia e rimanere ludici, ogni partita vogliamo dimostrare di essere una squadra che c’è”.

Se prima serviva un’impresa ora serve un miracolo dopo questo mercato, sei d’accordo? “Qui bisogna fare un’impresa, una parola usata dal nostro Ds già dal primo giorno. È così dall’inizio e il mercato è in linea con questa parola e le nostre possibilità. Questa è la realtà non abbiamo tempo o energia per lamentarci e a me non piace, perché i giocatori non devono farlo e non devono avere alibi. Devono dare il 100%. Il mercato si poteva fare meglio o peggio, risponderà il Ds, pensiamo all’oggi, con i nostri calciatori e puntiamo a vincere il nostro scudetto, la salvezza alla 38a giornata”.

Ha paura di perdere Tchatchoua in Turchia? Sul mercato degli svincolati guardate qualcuno? “Sugli svincolati non so. A noi ci servono giocatori pronti e di queste situazioni si occupa il Ds. Su Tchatchoua non ho nessuna avvisaglia, penso che saremo questi fino alla fine”.

Sei più triste per aver perso Belahyane o sollevato per aver perso solo lui? “Sono triste per i giocatori persi per squalifica e infortuno. Non per Reda che ha avuto un’opportunità importante. Lo ringrazio per quello che ha dato tutto il mese di gennaio, anche a Monza, pur essendo al centro del mercato. Poi le situazioni accadono, abbiamo perso lui e altri sono rimasti. Non sono triste per chi va via”.

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