Casadei, l’ex Inter a sorpresa: «Tifavo Milan, ma nessun rancore con i nerazzurri per avermi ceduto. Sulle voci di mercato su di me rispondo così» | OneFootball

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Inter News 24

·8 octobre 2024

Casadei, l’ex Inter a sorpresa: «Tifavo Milan, ma nessun rancore con i nerazzurri per avermi ceduto. Sulle voci di mercato su di me rispondo così»

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Il centrocampista del Chelsea, Cesarei Casadei, trasferitosi ai blues dall’Inter, si è raccontato così: queste le sue dichiarazioni

Cesare Casadei, ex centrocampista dell’Inter ora al Chelsea, si è raccontato in un intervista concessa a Tuttosport, svelando alcuni retroscena sulla propria carriera e sul proprio tifo da ragazzino per il Milan.

RUOLO – «Tuttocampista? Mi piace il termine, sì. In questo ruolo devo svolgere le due fasi: quella di costruzione, offensiva, e quella di rottura, difensiva. Le mie doti atletiche sono d’aiuto per recitare bene la doppia parte»


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OBIETTIVI – «Voglio diventare un calciatore importante per il Chelsea. Darò sempre il massimo, il meglio di me, lavorando duro negli allenamenti per continuare a migliorare e accumulare minutaggio»

SUL MERCATO – «Le voci di mercato su Napoli, Milan e anche la Juve? Dopo aver parlato con l’allenatore, ero sicuro al 100% che la decisione di restare sarebbe stata la migliore. Maresca mi ha detto cosa ne pensa, non ho avuto dubbi. Sono rimasto qui senza valutare possibili prestiti. Né al momento lo penso per il prossimo mercato invernale. Non potrei essere più orgoglioso di giocare per il Chelsea. Lo spirito di competizione è stato proprio uno dei motivi per cui ho deciso di non andar via»

MILINKOVIC SAVIC COME MODELLO – «I paragoni con Milinkovic-Savic, Rodri e Ballack? Ne sono lusingato, mi sono ispirato al serbo ora in Arabia. Ci accomunano ruolo e caratteristiche fisiche: io sono alto 1,90 e peso 88 chili. Ma ho tanta strada da percorrere»

IL TIFO PER IL MILAN – «Da bambino avevo come idolo Kaká e parteggiavo per il Milan. Sono però diventato un professionista e la mia prima squadra in A è stata l’Inter, con cui non nutro nessun rancore per la cessione».

SOGNO NAZIONALE – «Ogni calciatore italiano sogna d’indossare la maglia della Nazionale A. Bisogna meritarsela. Col lavoro e l’umiltà. Ora io gioco nell’Under 21. E guardo Pisilli, Daniel Maldini, Gabbia convocati da Spalletti per prima la volta. Bello…».

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