Catanzaro, senti Palanca: “Basi solide, anche la Serie A è possibile! La differenza col Cosenza sta nella società” | OneFootball

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·14 avril 2025

Catanzaro, senti Palanca: “Basi solide, anche la Serie A è possibile! La differenza col Cosenza sta nella società”

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Massimo Palanca, leggenda del Catanzaro, è intervenuto ai microfoni di LaCNews24.it per fare il punto anche sulla stagione delle Aquile del Sud, apparse oggettivamente in calo e appagate dal roboante 4-0 pre-sosta ottenuto contro il Cosenza.

«Iemmello? Deve arrivare prima a undici campionati. Scherzi a parte, non bisogna mettere a paragone una squadra, un personaggio o una società soprattutto se appartengono a due epoche diverse. Il mio era un altro calcio, ma auguro a Pietro di fare tanti altri gol non per raggiungere me, ma per dare soddisfazione e fare felice la gente di Catanzaro. Faccio il tifo per Pietro Iemmello perché attualmente è l’elemento di spicco della squadra, senza nulla togliere agli altri, ma è sicuramente consapevole che senza l’aiuto di squadra non può fare la differenza. Io vinsi il titolo di capocannoniere di Serie B, Serie C e Coppa Italia grazie ai miei compagni che mi supportavano. Da soli si fa ben poco» .


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«Il Catanzaro sta facendo un grande percorso e finché ci saranno delle basi solide, allora nulla è precluso e la Serie A anche possibile. In tutti gli anni vissuti a Catanzaro, ho attraversato momenti brutti e momenti belli ma che ti aiutano a crescere. Ho un legame forte con questa città e molti mi davano del matto, ma per me è la città più famosa del mondo. Ho amicizie che sono maturate lì, inoltre è nato anche mio figlio».

«Per il calcio calabrese la possibile retrocessione del Cosenza sarebbe un danno enorme. La differenza tra le due società, a mio avviso, sta nella stabilità anche perché il Cosenza alla fine non è una brutta squadra e quest’anno ha perso partite dopo aver sprecato innumerevoli occasioni durante la gara. Dunque è mancata quel pizzico di personalità, anche a livello societario come dimostra l’esonero e poi il richiamo di Alvini dopo poche settimane. Il Catanzaro invece in estate ha chiamato Caserta tra la perplessità generale, e al momento sta avendo ragione la società. Il presidente Noto ha sempre difeso tale scelta, ma in generale quando si sceglie un allenatore lo si deve difendere se si crede in lui. A Cosenza è la dirigenza che è mancata».

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