PianetaChampions
·23 octobre 2024
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Il Corriere dello Sport, attraverso il seguente editoriale a firma del direttore Ivan Zazzaroni, ha cosĂŹ commentato il KO patito ieri sera dalla Juventus contro lo Stoccarda: âA un certo punto ho pensato: se Thiago indovina (anche) questa, David Copperfield puĂČ farsi serenamente sostituire da lui allâMGM Grand di Las Vegas. Ă successo al 68â quando, con la Juve in difficoltĂ , Thiago ha tolto Vlahovic, inserito il diciottenne Adzic, esordiente in Champions, e accentrato il diciannovenne Yildiz che fino a quel momento non lâaveva strusciata: giusto un paio di tentativi inefficaci.
Niente magia. O meglio, ne Ăš riuscita una a metĂ : Perin, in gran serata, ha parato il rigore a Millot. La Juve ha perĂČ dovuto chiudere in inferioritĂ numerica per lâespulsione di Danilo ed Ăš stata messa sotto nel finale da El Bilal TourĂ©.
Allâundicesima uscita stagionale la squadra di Motta ha conosciuto la sofferenza piena: 22 tentativi dello Stoccarda, dieci nello specchio costituiscono un bilancio molto negativo. Le assenze di Koopmeiners, Nico e Bremer non sono uno scherzo, tuttavia ciĂČ che ieri Ăš veramente mancato Ăš stato il gioco.
Il primo tempo in particolare ha registrato il dominio dello Stoccarda: la Juve non Ăš mai riuscita a portare uomini nellâarea di NĂŒbel e ha sofferto la pressione dei tedeschi tanto sulla fascia di Conceiçao e Savona, dove MittelstĂ€dt e Leweling hanno fatto ciĂČ che volevano, quanto a sinistra dove Cabal Ăš stato costretto a un super lavoro su Millot. La superioritĂ ha prodotto dieci conclusioni, quattro nello specchio, un palo di Demirovic e un colpo di testa di Undav sul quale si Ăš esaltato Perin. Non a caso dopo poco meno di unâora Motta ha cambiato lâintera fascia destra e tolto McKennie, mai in partita, per Locatelli.
La sconfitta non Ăš dolorosissima per la classifica e immagino che non avrĂ ripercussioni sul rapporto di fiducia col gioco. Impone comunque una riflessione, specie su Yildiz: il ragazzo merita le occasioni e lo spazio che gli vengono offerti, ma gioca con la tensione di chi deve per forza incidere. Un tiro e mezzo nelle ultime cinque partite non sono un bilancio da numero 10, ovvero da giocatore che dovrebbe condizionare piĂč degli altri la proposta.
Non credo che la pesantezza della maglia lo aiuti a crescere meglio. Spero di sbagliarmi. Sospetto che lâassegnazione del numero dellâeccellenza appartenuto a Baggio e Del Piero, ma anche â per poco tempo â a Tevez e Pogba, sia stata fatta anche per accontentare lo sponsor Adidas che chiedeva una bella storia da raccontare e vendere, un personaggio sul quale poter eventualmente imbastire una campagna. Yildiz rispondeva a numerosi requisiti tra quelli richiesti: giovanissimo, talentuoso, faccia pulita. Ricorda in qualche modo un altro diciannovenne investito dello stesso ruolo, Alex Del Piero, titolare della 10 nella stagione â94/95, ovvero subito dopo la cessione di Baggio al Milanâ.
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