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·12 janvier 2025

Cosa aspettarsi da Reggiana-Bari

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14 giorni dopo la splendida vittoria casalinga contro lo Spezia, per i biancorossi è tempo di tornare in campo. Il primo impegno del 2025 avrà luogo al Mapei Stadium di Reggio Emilia, dove il Bari sarà ospite della Reggiana di William Viali.

Il match del girone d’andata è stato, nel suo sviluppo, tra i più dolorosi e meno comprensibili del primo semestre stagionale. Il Bari, dopo una prima frazione difficile, aveva indirizzato a proprio vantaggio il match grazie alle reti di Benali e Novakovich, ma nel finale, nonostante la Reggiana fosse praticamente con le spalle al muro, era incappato in un blackout costato una bruciante rimonta. La Reggiana che i biancorossi riaffronteranno oggi pomeriggio è una squadra diversa rispetto a quella incrociata un paio di mesi fa, sicuramente in ascesa sia sul piano dei risultati che su quello del gioco.


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Per approfondire tutti i temi legati all’undici di Viali vi proponiamo la preview del match nella quale analizzeremo i pregi, i difetti e tutte le specificità degli avversari odierni.

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Come gioca la Reggiana?

Le ultime due vittorie sono arrivate nel segno della continuità per la squadra di Viali. Sia contro la Juve Stabia che contro il Mantova l’ex tecnico del Cosenza ha proposto lo stesso sistema e soprattutto lo stesso undici, una novità significativa rispetto al recente passato. Fino ad ora Viali aveva alternato difesa a 4 e difesa a 3, con una predilezione per la prima soluzione. Il 433 è il modulo su cui questa squadra è stata costruita, e dopo diversi esperimenti pare che lo staff tecnico abbia trovato gli incastri giusti per massimizzare il potenziale dei singoli all’interno di un sistema equilibrato.

La difesa presenta le prime peculiarità: i due terzini utilizzati, Libutti e Sampirisi, interpretano il ruolo in maniera differente. Il primo garantisce un supporto costante allo sviluppo offensivo spingendosi ben oltre la metà campo; il secondo, sia per caratteristiche che per compensare il disimpegno difensivo concesso a Vergara, agisce da terzo centrale in costruzione e misura maggiormente il proprio apporto offensivo.

Il centrocampo invece, per caratteristiche degli interpreti, è molto complementare. Reinhart è il punto fermo in cabina di regia, più affidabile di Stulac senza palla, mente Sersanti è il box to box della squadra, incursore ideale per compensare i movimenti delle punte. Il ruolo di equilibratore è invece a carico del giovanissimo Ignacchiti, per cui Viali stravede. Il ragazzo di proprietà dell’Empoli, alla prima stagione in B, sta avendo un minutaggio consistente proprio per la sua capacità di abbinare dinamismo senza palla al supporto in costruzione. La notizia positiva per il Bari è che per squalifica Ignacchiti salterà l’appunto odierno, e nella rosa della Reggiana non c’è un calciatore assimilabile a lui.

Offensivamente la Reggiana si regge sulla creatività e sull’estro di Vergara, prodotto delle giovanili del Napoli che in 19 presenze (di cui 15 da titolare) ha contribuito a 7 dei 21 gol realizzati dagli emiliani. Vergara è un 10 moderno, geniale in alcune intuizioni ma anche consistente sul piano atletico. Il suo duello con Mantovani, un marcatore che ha dimostrato di non patire neanche avversari brevilinei, sarà tra i più interessanti del match.

Il resto dell’attacco sarà probabilmente completato da Portanova, la cui fisicità è sempre un fattore negli inserimenti a fari spenti in area di rigore, e da Gondo, che come i suoi emuli Vido e Pettinari, è un centravanti di fatica, più abile lontano dall’area di rigore che efficiente nel finalizzare le azioni.

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