💣 Gazzetta – Indagine su 777: anche il Genoa ha richiesto il crac. La ricostruzione | OneFootball

Ha del clamoroso quanto diffuso da “La Gazzetta dello Sport”: il Genoa ha seriamente rischiato un rovinoso crac. Ecco la spiegazione dei fatti: “Un faldone di 398 pagine, prodotto dal Tribunale di Salt Lake City, nello Utah, che racconta la drammatica situazione finanziaria di A-Cap, il gruppo assicurativo che aveva di fatto sostituito 1777 Partners (dopo il default di questi ultimi) inglobando anche il Genoa, considerato un ramo d’azienda da vendere per rientrare în parte del debito accumulato dalla ex proprietà del Grifone.

Soltanto grazie all’intuizione e all’atto di forza dell’a.d. Andres Blazquez, Insieme a tutto il CdA del Genoa, era stato deciso di estromettere A- Cap dal club, deliberando unilateralmente un aumento di capitale senza che esso fosse stato prima sottoscritto dal soci. Aprendolo, Invece, a un soggetto terzo – l’imprenditore romeno Sucu, nuovo azionista di maggioranza e presidente del Grifone – che ha ricapitalizzato (Immettendo oltre quaranta milioni cash) senza versare nulla al precedente azionista, ma immettendo il capitale direttamente nelle casse del club. Un procedimento che tecnicamente viene definito di diluizione, poiché il socio originario non ha venduto le sue azioni, ma si è visto comunque ridurre la propria percentuale di capitale.

Una mossa, quella della dirigenza rossoblù, che ha di fatto salvato veramente il Genoa dal crollo finanziario, în un momento In cul la società necessitava di liquidità ed A-Cap, al di là delle apparenze, era impossibilitato a Immettere finanza fresca nelle casse rossoblu. E il motivo lo ha spiegato bene il dosster americano. In sintesi: A-Cap dal 2020 aveva fatto cospicui investimenti in 777 Partners (pari ad oltre due miliardi di dollari) frutto del premi pagati per le polizze assicurative. Nonostante questi non si fossero rivelati profittevoli (secondo la definizone dei gludici, “non performanti”), A-Cap ha insistito nel suo modus operandi, solo per ottenere guadagni. Lo scopo era duplice: In primo luogo, conti- nuare a generare denaro tramite la vendita di polizze e, in secondo luogo, Investire quel denaro in investimenti ad alto rendimento e ad alto rischio che avrebbero potuto arricchire A-Cap. Un gioco pericoloso che poi ha fatto implodere il sistema. Nel cataclisma finanziario, suo malgrado, si è venuto a trovare anche il Genoa, che Invece A-Cap sperava di vendere in tempi brevi (c’era già stata l’estate scorsa la cessione dei pezzi pregiati Gudmundsson e Retegui) e incassare altri soldi pesanti Blazquez e il CdA, Invece, flutato il rischio, glielo hanno strappato di mano. Vicenda chiusa? Macché: A-Cap ha presentato un ricorso presso il Tribunale di Genova per bloccare l’aumento di capitale senza diritto di opzione che ha portato all’ingresso di Sucu. La discussione del caso inizierà prima dell’estate. Ma il Genoa sa di avere agito secondo le regole, assistito da legali esperti dedila materia […]”.