Calcio e Finanza
·27 janvier 2025
Calcio e Finanza
·27 janvier 2025
Il Lecce ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2024 con un utile pari a 13,9 milioni di euro, rispetto all’utile di 756mila euro del 2022/23. Si tratta del secondo esercizio consecutivo chiuso in positivo per il club giallorosso, dopo quello nella stagione precedente che era stato il primo per la società addirittura dal 2006/07 e che era seguito a un rosso di 15,9 milioni nella stagione 2021/22 (l’annata della promozione in Serie A).
Secondo i documenti consultati da Calcio e Finanza, il fatturato della società pugliese è stato pari a 85,3 milioni di euro (contro i 59,1 milioni di euro relativi all’esercizio chiuso il 30 giugno 2023), mentre i costi sono stati pari a quota 67,2 milioni (55,3 milioni nel 2022/23).
Complessivamente, il Lecce nella stagione 2023/24 ha registrato 85,3 milioni di euro di ricavi, rispetto ai 59,1 milioni del 2022/23, con una crescita del 44% rispetto così alla stagione precedente. La voce più corposa è quella relativa ai diritti televisivi, pari a 40,3 milioni di euro, mentre le plusvalenze sono stati pari a 24,2 milioni.
In particolare, le plusvalenze sono state incassate in particolare con le seguenti operazioni di mercato:
Questi i ricavi voce per voce:
I costi a bilancio per il Lecce sono aumentati nel 2023/24 a 67,2 milioni di euro rispetto ai 55,2 milioni di euro del 2022/23, con una crescita pari a circa il 21%. Nel dettaglio, la maggior parte dei costi è legata a salari e stipendi del personale, a quota 37,5 milioni di euro (in aumento rispetto ai 33,2 milioni di euro del 2022/23), mentre gli ammortamenti legati ai calciatori sono più che raddoppiati passando da 5 a 10,6 milioni di euro.
Questi i costi voce per voce:
La differenza tra fatturato e costi è stata così pari a 18 milioni di euro (rispetto ai 3,8 milioni di euro del 2022/23). Il risultato ante imposte è stato positivo per 16,7 milioni di euro circa, rispetto ai 2,6 milioni del 2022/23, mentre il risultato netto è stato così positivo per 13,9 milioni di euro contro l’utile di 756mila euro del 2022/23 e la perdita di 15,9 milioni del 2021/22.
Il patrimonio netto al 30 giugno 2024 è positivo per circa 9,1 milioni di euro euro, rispetto al patrimonio netto negativo per 4,9 milioni al 30 giugno 2023, complice la decisione di sfruttare la possibilità data dal governo di rinviare le perdite durante il periodo Covid al quinto esercizio successivo.
Sul fronte debiti, i debiti complessivi sono saliti a 56,7 milioni di euro (49,9 milioni al 30 giugno 2023) con una crescita però legata soprattutto agli investimenti sul calciomercato (debiti da 11 a 18,7 milioni di euro a fronte di crediti per 7,7 milioni di euro rispetto ai 6,5 milioni al 30 giugno 2023), mentre l’indebitamento finanziario netto è invece positivo per 2,6 milioni rispetto alla posizione negativa per 2,9 milioni del 30 giugno 2023, alla luce della liquidità passata da 1,3 a 4,3 milioni di euro e ai debiti verso banche passati da 4,3 a 1,7 milioni di euro.
Per quanto riguarda la stagione in corso, il club giallorosso ha già incassato dallo scorso mercato estivo circa 23,7 milioni di euro di plusvalenze, legate in particolare alla cessione di Marin Pongracic alla Fiorentina (13,4 milioni di plusvalenza), Valentin Gendrey all’Hoffenheim (9,4 milioni di plusvalenza) e Alexis Blin al Palermo (980mila euro di plusvalenza). Inoltre, è stato prolungato l’accordo con Infront fino al 2029, contratto che «garantirà importanti entrate pubblicitarie nelle casse della Società per le prossime cinque stagioni sportive», spiega il Lecce nel bilancio.
Numeri positivi che si innestano nel piano industriale che il club aveva presentato per le stagioni 2023/24, 2024/25 e 2025/26, piano che aveva come obiettivo quello della sostenibilità economico-finanziaria della società, oltre ad assicurarsi la liquidità per assolvere gli impegni finanziari della stagione 2022/23 e non solo (nel 2023/24 è stato rimborsato il finanziamento da 8 milioni con Tifosy anche grazie agli incassi dalla cessione di Hjulmand), a non indebolire la squadra e mantenere la massima serie. «La strategia aziendale è quella di creare una società che si possa autosostenere finanziariamente tramite i ricavi correnti e tramite la cessione dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori a terzi», spiega lo stesso club, sottolineando come il primo trimestre del 2024/25 grazie a questa strategia ha registrato un utile consistente.
Inoltre, il club da un punto di vista infrastrutturale è pronta ad investire 10 milioni di euro per la realizzazione del centro sportivo, in attesa inoltre dei lavori allo stadio Giardiniero verso i Giochi del Mediterraneo 2026 con restyling e copertura integrale dell’impianto.