PianetaSerieB
·13 mai 2025
Mantova, Possanzini: “Coronamento del lavoro, non so in quanti ci credevano dopo Pisa! Futuro? È scattato il rinnovo, ma valuteremo con la società”

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·13 mai 2025
Davide Possanzini, allenatore del Mantova, ha commentato la gara disputata contro il Catanzaro nel corso della consueta conferenza stampa post-partita. Pianeta Serie B era presente in sala stampa e propone di seguito le dichiarazioni integrali.
FUTURO (DOMANDA PSB) – “Questa sera è scattato il rinnovo automatico, poi a breve ci sarà un incontro con la società e capiremo cosa fare per l’anno prossimo. Ora voglio godermi la serata, poi affronteremo il discorso con calma e tranquillità”.
SALVEZZA – “Siamo felicissimi, eravamo un po’ in ansia ma finalmente è arrivata la salvezza. Abbiamo fatto una grande stagione, abbiamo tenuto duro e creduto sempre, ringrazio i ragazzi per aver creduto in quello che abbiamo fatto senza mai un dubbio”.
EMOZIONI – “Questo è un coronamento del lavoro fatto in questi anni, avevo parlato con il presidente di un percorso di tre anni per salire in Serie B, ora siamo al terzo e ci siamo salvati. Sono orgoglioso e fortunato, perché la società non ha mai dubitato nonostante le difficoltà”.
CONSAPEVOLEZZA – “Cresceranno tutti, l’esperienza è la migliore maestra di vita. I ragazzi avranno un bagaglio più grande. Non so in quanti credessero nella salvezza dopo Pisa; la sosta ci ha ricompattato, il lavoro è stato ripagato”.
APPOGGIO – “La società non ha mai dato giudizi, ha solo espresso critiche costruttive. Qui a Mantova ho trovato persone rare, ai miei giocatori ho spaccato e spacco i c****** da due anni”.
SERIE B – “Questo campionato è stato uno dei più combattuti; ai playout ci sono due retrocesse dalla Serie A, mentre la Sampdoria, che ha un blasone pazzesco, è retrocessa. Questo dà ancora più peso a quello che abbiamo fatto”.
EMOZIONI CONTRASTANTI – “Quando hanno annullato il gol a Cella contro lo Spezia ho provato delle emozioni che non ho mai provato in vita mia, davvero. Il momento peggiore è stato con la sconfitta di Pisa, dove avevamo proprio il morale a terra”.