Oliver Bierhoff: «Milan, ABRAHAM ha pochi palloni giocabili ma MORATA cambia la squadra. Ci sta perdere a Leverkusen. IBRAHIMOVIC dirigente ha una QUALITA’ importante» | OneFootball

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·3 octobre 2024

Oliver Bierhoff: «Milan, ABRAHAM ha pochi palloni giocabili ma MORATA cambia la squadra. Ci sta perdere a Leverkusen. IBRAHIMOVIC dirigente ha una QUALITA’ importante»

Image de l'article :Oliver Bierhoff: «Milan, ABRAHAM ha pochi palloni giocabili ma MORATA cambia la squadra. Ci sta perdere a Leverkusen. IBRAHIMOVIC dirigente ha una QUALITA’ importante»

Le parole di Oliver Bierhoff, ex attaccante del Milan, sull’inizio di stagione dei rossoneri tra Serie A e Champions League

Giusto alzare la soglia dell’allarme dopo i zero punti raccolti in Champions League nelle prime 2 giornate? Al Milan si chiedono questo, consci di avere però affrontato gli impegni più difficili tra Liverpool e Bayer Leverkusen. La Gazzetta dello Sport ha interrogato Oliver Bierhoff, bomber rossonero dello scudetto del 1999.

IL BAYER HA DOMINATO UN’ORA«La formazione di Xabi Alonso ha vinto la scorsa Bundesliga con grande distacco e sabato ha pareggiato a Monaco con il Bayern. Ci sta avere delle difficoltà se ti trovi di fronte una squadra più rodata, che fa un gran possesso e ha giocatori di qualità».UN CASO CHE MORATA ABBIA CAMBIATO LA SQUADRA«No. Morata ha vinto l’Europeo e ha alzato trofei in tutte le squadre dove ha giocato. È un attaccante che fa tanto movimento, che crea spazi per i compagni e ieri (martedì ndr) è stato sfortunato con quel colpo di testa a fil di palo. Di gol ne segnerà tanti e aiuterà il Milan».SOMIGLIAVA A ABRAHAM«Sì e ho immaginato cosa avrei fatto al suo posto, con pochi palloni giocabili. Abraham ha lottato, ma deve essere servito in un certo modo, con i cross che sono arrivati nell’ultima mezz’ora».IBRA DIRIGENTE«Ha personalità e conosce il calcio perché ha giocato e vinto ad alti livelli. Avere nel club una persona che non è… un tifoso e vede le cose con distacco è importante. Sono sicuro che farà bene».GALLIANI«L’ho visto all’ultima finale di Champions e l’ho salutato con affetto. Sono contento che sia ancora nel mondo del calcio. Mi ricordo le chiacchierate con lui e con il presidente Berlusconi quando sono arrivato al Milan. A loro sarò sempre grato come rimarrò sempre legato al popolo rossonero».

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