Juventus FC
·7 mai 2025
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·7 mai 2025
Superato in maniera brillante lo scoglio Benevento, la Juventus Next Gen si appresta a scendere in campo per il secondo turno playoff; l’avversario è il Crotone di mister Enrico Longo, giunto quarto al termine della stagione regolare. La squadra calabrese ha potuto saltare la prima partita, grazie al piazzamento finale, ma non gioca una gara ufficiale dal 19 aprile (sconfitta 2-0 contro la Casertana) a causa del turno di riposo durante la 38ª giornata. Un fattore da prendere in considerazione nell’analisi dell’incrocio che ci attende: da un lato c’è il fattore freschezza, ma dall’altro forse anche un po’ di ruggine da grattare via viste le settimane di inattività.
Dalla Campania alla Calabria: più di 400 chilometri dividono lo stadio Ciro Vigorito di Benevento dall’Ezio Scida di Crotone. Neanche il tempo di riprendere fiato, un salto a Torino senza disfare le valigie, e ci si ritrova di nuovo in viaggio verso un altro orizzonte. È stato lo stesso Max Brambilla nel post gara a ribadire quanto questo sia un gruppo affamato, giovane e pronto anche ai test a distanza ravvicinata. Giocare sempre in un certo senso aiuta. La Juve sta bene, a Benevento sono arrivate grandi conferme. E se l’espulsione nel primo tempo di Berra ha facilitato i piani dei bianconeri, è giusto sottolineare il primo gol di Pietrelli a parità numerica. L’approccio, l’aggressione a tutto campo, la predisposizione a voler fare la partita hanno presto messo in difficoltà il Benevento, ritrovatosi così sotto pressione ed esposto agli errori della difesa. L’1-5 maturato nei 90 minuti è il solito grande premio, ma anche un’iniezione di fiducia verso la prossima meta. Ci sarà ancora l’obbligo di vincere per passare, ma i ragazzi ci hanno fatto il callo. Testa alta e personalità, il modo migliore per andare incontro agli ostacoli più duri.
Costruito per imporsi nel girone C, il Crotone ha faticato non poco ad emergere durante la stagione. Il passo trovato da gennaio in avanti è la componente più rassicurante per Longo, il quale anche nei momenti di appannamento ha voluto insistere nella propria idea di calcio, plasmando una squadra dalla natura offensiva e dal gol facile. Nel mercato di gennaio sono arrivati tanti rinforzi, uno su tutti Jacopo Murano: profilo esperto per la categoria, 5 gol all’attivo con la nuova maglia, ottimo riferimento per le manovre articolate della squadra. Il suo nome si aggiunge alla già vasta batteria di giocatori di livello nel reparto d’attacco: Tumminello, Gomez e Oviszach hanno segnato insieme 38 reti. Le cifre riflettono la bontà degli interpreti a disposizione, e nel calderone va aggiunta anche la creatività di Mattia Vitali, uomo da 11 assist e dalla giocata mai banale.
Il 4-2-3-1 di Longo si esprime soprattutto attraverso il lavoro sulle corsie, da cui potranno arrivare i problemi maggiori. Spesso a ritmi alti, cercando spesso la superiorità dal centrocampo in avanti, il Crotone molte volte si è trovato a scoprire il fianco. Da una parte c’è il miglior attacco del girone C in termini di numeri (62 gol), ma la difesa spesso perforata fa da contraltare alla sicurezza sotto porta. A lungo andare, la formazione calabrese durante il match ha sempre quella tendenza a concedere qualcosa di troppo. In campo aperto, con le transizioni, grazie al filtro sulla mediana, le occasioni per la Juve non mancheranno nemmeno stasera. La compattezza e la distanza ravvicinata tra i reparti potrebbero fare la differenza in casa Next Gen, cercando di replicare l’attenzione vista al Vigorito domenica sera.
Nella Juve rientreranno Citi e Gil Puche dopo la squalifica, riempiendo così le caselle mancanti nel gruppo a disposizione. Coach Brambilla potrebbe insistere sulla difesa a 3 (almeno dall’inizio) per avere assetto ed equilibrio, salvo poi modificare la convergenza qualora dovesse servire la spinta offensiva a gara in corso. Fondamentale sarà, come già ricordato, emulare la prestazione a centrocampo, dove Faticanti e Macca hanno brillato contro il Benevento. In avanti Cudrig, Guerra e Pietrelli sognano di ripetersi, ma anche Afena-Gyan ha caratteristiche ideali per mettere a soqquadro la difesa a maglie larghe del Crotone. Tante scelte, motivazioni altissime, il mister scioglierà i dubbi a poche ore dal match.
I precedenti dicono 1-1. Fu la prima del Brambilla-bis il 24 novembre 2024, giorno della gara d’andata tra Crotone e Juventus Next Gen. Allo Scida la spuntarono i padroni di casa, ma fu una versione bianconera in linea con quelle messe in vetrina nei mesi successivi. Autorete di Puczka e gol di Oviszach nel primo tempo e firma del solito Guerra nella ripresa; assalto juventino nel finale, ma calabresi che riuscirono a resistere vincendo la sfida. Cambia la storia nella partita di ritorno: al Pozzo la Next Gen stravince 4-1, sfruttando il talento di Adzic (autore di una doppietta) e i gol di Pietrelli e Guerra; in mezzo la rete di Gomez che servì solamente a rendere meno pesante il passivo per gli avversari.