Ricavi, capienza e partite fuori Milano: perché Inter e Milan dicono no alla ristrutturazione di San Siro | OneFootball

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·25 mars 2025

Ricavi, capienza e partite fuori Milano: perché Inter e Milan dicono no alla ristrutturazione di San Siro

Image de l'article :Ricavi, capienza e partite fuori Milano: perché Inter e Milan dicono no alla ristrutturazione di San Siro

Perché Inter e Milan non vogliono ristrutturare San Siro? All’interno del Docfap, il Documento Di Fattibilità Delle Alternative Progettuali sul progetto del progetto per il nuovo stadio presentato nei giorni scorsi al Comune, i club milanesi spiegano le motivazioni per cui non vogliono puntare sulla ristrutturazione dell’attuale impianto.

Nel documento, infatti, le società presentano due alternative al progetto del nuovo stadio: la prima è quella del mantenimento dello status quo, la seconda invece è una ristrutturazione del Meazza. «Nell’ambito della seconda alternativa di progetto – si legge nei documenti -, si propone una riqualificazione strutturale e funzionale dello stadio G. Meazza, mirata esclusivamente all’ottimizzazione dell’impianto per le competizioni sportive. Gli interventi previsti comprendono l’adeguamento delle tribune, comportante la riduzione del numero complessivo di posti (in un range tra 60.000 e 65.000 posti) e l’aggiunta di spazi legati all’ospitalità e di servizio al tifoso».


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«Inoltre, è prevista l’aggiunta di un nuovo corpo di fabbrica lato ovest di 4 piani e di nuovi edifici, da situare sia a nord che a sud dell’area, di un unico piano fuori terra; questi nuovi volumi conterranno spazi distributivi, spazi per l’ospitalità, aree di servizio e di ristorazione per i tifosi. L’alternativa proposta prevede inoltre il rifacimento completo degli impianti tecnologici ed un miglioramento, per quanto possibile, delle misure di sicurezza, con l’ampliamento dell’area di massima sicurezza. Si prevede anche il miglioramento dei percorsi e degli accessi, l’aggiunta di posti per disabili e il miglioramento strutturale».

«Questo scenario prevede inoltre la riqualificazione dell’area ovest del lotto, nell’angolo tra via Tesio e via Harar, tramite la realizzazione di un Comparto Plurivalente (commerciale, uffici, hotel). Si propone, inoltre, la ristrutturazione del tunnel Patroclo comportante l’aggiunta di svincoli d’accesso ai nuovi parcheggi interrati del Comparto Plurivalente e dello stadio. Il masterplan sarà caratterizzato da una nuova superficie verde disegnata dai percorsi pedonali e dalla nuova fan zone che garantiranno una fruizione del parco più agevole, nonché una connessione diretta allo stadio, nel rispetto delle quantità richieste dalla Pubblica Amministrazione».

«L’insediamento delle nuove funzioni, come sopra descritte, comporterà un decisivo miglioramento della vita del quartiere, nonché della fruibilità delle aree stesse, ad oggi legate unicamente alla presenza dello stadio. Tuttavia, seppur l’importante intervento di riqualificazione dello stadio G. Meazza rappresenti un passo decisivo, rimangono irrisolte alcune problematiche che limitano il pieno potenziale del progetto. Vale la pena precisare che, pur riqualificando lo stadio, non si può escludere la necessità di realizzare interventi di manutenzione straordinaria ben più importanti in futuro, come la sostituzione dell’intera copertura o il rifacimento dell’interno del secondo anello».

«Per via dei lavori richiesti, le squadre saranno costrette a spostare l’attività sportiva, come stadi vicini più piccoli. Pertanto, per almeno due o tre anni, i ricavi si ridurrebbero di almeno il 50%-70% per ogni club. La frequenza degli eventi sportivi durante la stagione non consentirebbe di gestire i lavori di ristrutturazione con una presenza di pubblico ridotta. Inoltre, andrebbe completamente rivisto il piano di sicurezza e degli accessi».

«In conclusione, oltre ai costi di budget per la ristrutturazione, che comunque non rislve i problemi della struttura dello stadio, si dovranno sommare le perdite dei ricavi non solo legati al ticketing, ma anche ad altre fonti di guadagno derivanti dallo svolgimento dell’evento sportivo. Questa alternativa progettuale non incontra le esigenze sportive e finanziarie dei proponenti, pertanto è ipotizzabile che gli interventi descritti in questo scenario risulterebbero a carico della collettività o di un ente terzo», proseguono i club.

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Ristruttuazione San Siro, i dettagli del progetto di Inter e Milan

In particolare, così, per quanto riguarda i punti di forza dell’ipotesi ristrutturazione, le società sottolineano:

  1. Incremento aree verdi: riqualificazione generale ed incremento delle aree verdi e delle alberature presenti nell’area, con aumento della superficie permeabile rispetto allo stato attuale.
  2. Valorizzazione dell’area circostante: miglioramento delle condizioni dell’area in giorni di non match. L’impronta di carbonio risulta essere moderata in quanto solamenete il primo anello viene ricostruito.

Per quanto riguarda invece i punti di debolezza:

  • Limitazioni strutturali: alcune caratteristiche originali dello stadio potrebbero non essere facilmente modificabili, e potrebbero limitare l’efficacia di interventi necessari dal punto di vista strutturale. In aggiunta la prossimità di via Piccolomini sul lato est limita significativamente gli interventi su quel lato dello stadio
  • Inadeguatezza per il futuro: anche dopo la ristrutturazione, lo stadio potrebbe non essere in grado di soddisfare tutte le esigenze future di spazio, comfort e tecnologie avanzate.
  • Obsoloescenza dell’impianto sportivo: inadeguatezza rispetto agli standard FIFA, UEFA e FIGC.
  • Limitazione dell’esperienza: non risoluzione delle problematiche acustiche sul quartiere e vibrazionali della struttura durante l’evento.
  • A causa della configurazione del sito, i diritti edificatori verrebbero realizzati sull’area vicina a via Tesio con impatti comunque sul quartiere.
  • Netta separazione tra comparto stadio e comparto parco: i due ambiti sono distinti per funzionalità, e attorno allo stadio si rende necessaria la vasta aerea aperta e minerale per la movimentazione di tutti i flussi, sia veicolari che pedonali, con poca possibilità di ibridazione degli spazi tra match days e no-match days.
  • Ostacolo per il quartiere: area dificilmente attraversabile lato nord-sud ed est-ovest.
  • Scarso migliormento della qualità del verde: 50% di area verde nel lotto non raggiungibile (come richiesto da delibera) oltre che una bassa quantità di area permeabile.
  • Inadeguatezza impianto: accessibilità allo stadio migliorata ma non a livello di uno stadio costruito ex novo.
  • Chiusura dello stadio per tre anni

Per quanto riguarda infine i costi, il progetto complessivo prevederebbe costi per complessivi 820 milioni di euro, di cui 371,7 milioni solo per quanto riguarda la ristrutturazione di San Siro e il resto per le aree esterne e gli edifici del comparto plurivalente.

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