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·24 mars 2025

San Siro, la Procura di Milano apre un’indagine sulla vendita dello stadio

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La Procura di Milano ha aperto un’indagine esplorativa sulla vendita dello stadio di San Siro. Il fascicolo, in cui al momento non risultano iscritti né indagati né ipotesi di reato, è stato aperto dopo un esposto presentato da Luigi Corbani, presidente del comitato “Si Meazza” e vicesindaco negli anni Ottanta. Al centro dell’indagine, i presunti danni erariali che potrebbero esserci dalla vendita dello stadio.

Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere-Milano, la scorsa settimana la giunta ha approvato le linee di indirizzo per la pubblicazione di un avviso pubblico. L’intento è quello di capire se altre società o altre aziende, sempre legate all’ambiente sportivo del calcio oltre a Inter e Milan, siano interessate all’acquisto di San Siro e delle aree intorno allo stadio. Tra le condizioni, spicca uno sconto di almeno 80 milioni di euro per le opere di bonifica e demolizione dello stadio.


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Il bando durerà una trentina di giorni, dopodiché, in assenza di altre offerte, il Comune potrà ricorrere alla trattativa privata con le due società per la vendita dell’impianto e delle aree limitrofe. L’obiettivo sarebbe quello di vendere l’area entro l’estate, prima che scatti in autunno il vincolo sul secondo anello. La base di gara per l’acquisto è quella fornita dall’Agenzia delle Entrate che ha stimato in 197 milioni il valore dell’area. Più precisamente 124 milioni i terreni intorno allo stadio e quasi 73 milioni l’impianto.

Sotto la lente della Procura c’è proprio la valutazione dell’Agenzia dell’Entrate. L’indagine, coordinata dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano a capo del dipartimento reati contro la pubblica amministrazione e del Procuratore Marcello Viola, mira a verificare che dalla vendita dell’area, al prezzo stimato, non derivino danni erariali per le casse pubbliche. In altre parole, un accertamento che il Meazza non sia ceduto a meno di quanto valga, in quanto ciò comporterebbe una perdita di entrate per Palazzo Marino.

Non è escluso che anche la Corte dei Conti possa aprire un fascicolo su eventuali danni erariali, dato che Corbani, dopo aver presentato l’esposto in Procura a febbraio, ne presenterà un altro in settimana alla Corte dei Conti. L’apertura del fascicolo, seppur esplorativo e senza ipotesi di reato e indagati, scatena la polemica nel centro destra.

«È l’ennesima conferma della gestione opaca e fallimentare del Comune su un tema così cruciale per la città – sottolinea Alessandro Verri, capogruppo della Lega a Palazzo Marino –. Chiediamo chiarezza immediata e un cambio di rotta per evitare che San Siro diventi l’ennesimo simbolo della sinistra alla guida di Milano». Diversa la posizione di Alessandro De Chirico (Forza Italia): «Manca ancora il bando sulla vendita dello stadio, ma non l’inchiesta preventiva sul danno erariale : fatto assolutamente singolare». Dai Verdi piovono critiche: «Da tempo diciamo che il prezzo di vendita dello stadio fissato in 72 milioni è assolutamente inadeguato e abbiamo continuamente chiesto di sentire il parere di altri esperti — dichiara Carlo Monguzzi — . Oltretutto con lo sconto per la demolizione lo stadio risulterebbe addirittura regalato».

Segue il consigliere di maggioranza Enrico Fedrighini del gruppo misto: «Sul progetto Meazza siamo ancora in tempo, prima che sia troppo tardi, ad imboccare la strada della trasparenza. L’unico modo per uscirne in modo chiaro e trasparente è indire subito un bando pubblico per presentare una proposta di riqualificazione dell’area aperta alla ristrutturazione e mantenimento del Meazza». Da Palazzo Marino replicano che la valutazione dello stadio è stata fatta dall’Agenzia dell’Entrate, ente terzo rispetto agli interessi in gioco.

L’apertura del fascicolo, seppur un atto dovuto per via dell’esposto, potrebbe rendere più complicato il passaggio dell’operazione, con una pattuglia di maggioranza non proprio accomodante con la vendita, ma soprattutto con l’abbattimento di gran parte di San Siro (la cosiddetta rifunzionalizzazione che prevede il mantenimento di parte della curva Sud, di una torre e di parte della tribuna che ospiterà uffici e il museo di Inter e Milan). Oggi, intanto, in consiglio l’argomento terrà banco e mercoledì al Meazza sarà dedicata una commissione ad hoc.

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