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·15 novembre 2024

Serie A divisa: messo in standby il ricorso contro il nuovo statuto FIGC

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La Lega Serie A mette in standby l’ipotesi di ricorso contro lo statuto Figc. Le undici lettere inviate da altrettanti club per schierarsi contrari all’ipotesi di impugnare il testo del nuovo statuto, approvato dall’assemblea federale lo scorso 4 novembre, hanno portato l’assemblea della Lega andata in scena nella serata di ieri in videoconferenza a lanciare la palla in tribuna: prima infatti si attenderà la decisione del Coni, che è chiamato a breve ad esprimersi e approvare o meno il nuovo statuto federale proposto dal presidente Figc Gabriele Gravina e approvato appunto in assemblea due settimane fa. Motivo per cui in Lega non si è arrivati al voto, anche se le posizioni tra le società sono chiare.

Gli undici club che hanno inviato la lettera contro il ricorso sono sostanzialmente le stesse che il 4 novembre si sono astenute in assemblea federale, creando una prima spaccatura nella massima serie visto le otto che invece avevano votato contro. In particolare, le undici società sono:


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  1. Atalanta,
  2. Bologna,
  3. Como,
  4. Fiorentina,
  5. Inter,
  6. Juventus,
  7. Monza,
  8. Parma,
  9. Roma,
  10. Udinese,
  11. Venezia.

Club che, attraverso le lettere inviate nella mattinata di ieri, hanno deciso di inviare un messaggio chiaro alle altre società: l’eventuale ricorso non sarà a nome dell’intera Lega Serie A, visto che serve la maggioranza per deliberare l’impugnazione.

Resta l’ipotesi che un singolo club si muova da solo contro la Figc, ma per ora non se ne è parlato in Lega. In assemblea invece si è discusso, anche tra club, sulle rispettive posizioni, con esposizioni da parte dei singoli dirigenti in una riunione in cui non sono mancati toni anche accesi verso le undici società che hanno inviato la lettera (“come fa ad andarvi bene il nuovo statuto se non hanno accolto le nostre proposte?”, il senso delle discussioni). Ora si attenderà l’approvazione da parte del Coni, come ente ultimo previsto dalle norme, del nuovo statuto federale, per poi capire se ci sarà ancora la volontà di proseguire sull’ipotesi del ricorso.

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