calvar.it
·4 janvier 2025
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Quello di Mestalla è sempre uno stadio ostico e “nemico” per Vinicius Jr, che a Valencia nella primavera del 2023 subì degli insulti razzisti dagli spalti, poi sanzionati dalla giustizia ordinaria.
Diverso il copione di ieri sera, con il brasiliano classe 2000 che tornava nella Comunitat per il recupero del match rinviato dopo l’alluvione Dana.
Vinicius espulso per condotta violenta contro il Valencia
Vinicius però non ha vissuto, comunque, una serata positiva. Tutt’altro. Con il suo Real sotto 1-0 (avrebbe poi ribaltato il risultato sull’1-2), “Vini” si è fatto espellere dall’arbitro al settantanovesimo minuto per condotta violenta.
Tutto nasce da un diverbio con il portiere avversario, Dimitrievski; al termine della lite, l’ex Flamengo spintona l’avversario mettendogli le mani in faccia. L’arbitro – Soto Grado – non ravvisa il gesto, poi viene richiamato all’On Field Review ed estrae il rosso. Nel momento in cui vede il cartellino, Vinicius si infuria e prova a dire qualcosa all’arbitro, ma viene bloccato da Rudiger.
Carlo Ancelotti ha protestato nel post partita: “Espulsione ingiusta“. Chi ha ragione? Il rosso a Vinicius sembra effettivamente eccessivo, come sostenuto dall’allenatore dei Blancos: il gesto è brutto, ma non c’è quell’intensità che configura solitamente la condotta violenta. Un caso analogo a quello di Duda e Pobega in Bologna-Verona: se c’è la provocazione (come quella del portiere, che dà una manata e gli tira la maglia), e poi una reazione più o meno “equivalente”, allora la gestione arbitrale dev’essere equanime. E richiamare al VAR questo tipo di azioni incentiva i calciatori a enfatizzare un tocco, rimanendo a terra. Vero che l’arbitro deve studiare i calciatori, analizzando i precedenti di una condotta “fuori dalle righe” dei calciatori che dirigerà, ma non deve essere prevenuto.