💎 Yamal: “Gioco per far divertire la gente, non per i numeri. Dall’Europeo non sono piĂč un bambino” | OneFootball

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·3 mars 2025

💎 Yamal: “Gioco per far divertire la gente, non per i numeri. Dall’Europeo non sono piĂč un bambino”

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Lamine Yamal, stella al momento piĂč luminosa del calcio europeo e globale, ha rilasciato un’intervista ai canali UEFA soffermandosi su quanto gli ultimi dodici mesi gli abbiano totalmente cambiato la vita. Ecco quanto ripreso da TMW:

“Sono cambiato molto. Ora ho piĂč fiducia e faccio piĂč cose di prima. Prima giocavo piĂč semplice, facevo quello che dovevo in ogni momento. Ora cerco di divertirmi di piĂč e di ispirarmi a me stesso, facendo quello che mi sento di fare in ogni momento. Credo di giocare con piĂč fiducia”.


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“Credo che la chiave sia pensare a fare il meglio per la squadra e per se stessi. Non sono un giocatore che guarda molto le statistiche, gioco per divertirmi, per far divertire la gente e per vincere, ovviamente. Non mi preoccupo se un altro ha piĂč o meno di me. Quando guardo una partita di calcio di un’altra squadra, voglio divertirmi, voglio vedere giocatori che puntano l’uomo
 Questo Ăš ciĂČ che cerco di fare quando la gente viene allo stadio, che vedano una partita divertente. Alla fine, si tratta di divertirmi io per far divertire la gente”.

“Flick ù una persona molto gentile, con cui puoi parlare. Ti chiede come stai, ti insegna molto, ho imparato molto con lui. E questo fa sì che sia rispettato come allenatore e come persona. È come lo vedete, ù severo ma allo stesso tempo sa capire di cosa ha bisogno ogni giocatore in ogni momento. Quando si tratta di concetti difensivi, mi chiede alcune cose, ma in fase offensiva non mi dice molto, solo di divertirmi e basta. Questa ù la fiducia che ci dà”.

“Prima ero come un bambino, ma da quando ho vinto l’Europeo, tutto Ăš diverso. Non sembro piĂč un bambino, ho piĂč fiducia. Quando vinci un titolo, tutti i giocatori fanno un passo avanti, e questo si nota. Ricordo frammenti del gol contro la Francia. Ho visto che ha colpito il palo ed Ăš entrato. Ricordo la celebrazione e che mia madre piangeva in tribuna. I grandi campionati? Ci sono due competizioni in cui, se segni un gol, sei molto piĂč felice che nelle altre, e sono la Champions League e il Mondiale. Sono le due competizioni piĂč importanti. Quando suona l’inno della Champions, a tutti viene la pelle d’oca. Ho segnato contro il Monaco e l’Atalanta, e non avevo mai provato quella sensazione, solo all’Europeo con il gol contro la Francia”.

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