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·7 Oktober 2024

Arbitri, in Serie A si fischiano troppi rigori. Il dato che fa notizia

Gambar artikel:Arbitri, in Serie A si fischiano troppi rigori. Il dato che fa notizia

Con 32 rigori in 70 partite il nostro campionato ha la media più alta d’Europa. Una tendenza confermata anche dal dato totale delle ultime due stagioni. Il “mandante” è presto fatto: il VAR e l’utilizzo che ne facciamo, soprattutto per contatti e braccia in area di rigore. L’analisi dei dati a cura di Eurosport

Arbitri, in Serie A si fischiano troppi rigori. Il dato che fa notizia

In Italia ci sono troppi tiri dagli undici metri. La sensazione iniziamo ad averla in tanti e nel day-after della settima giornata del massimo campionato la riflessione sorge quasi spontanea: ma non è che in Italia si fischia la massima punizione un po’ troppo facilmente?


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Regolamenti cervellotici, interpretazioni varie, ‘step on foot’ e altri anglicismi, mani e braccia vivisezionate. Il calcio sembra essersi trasformato da uno ‘sport di contatto’ a uno sport ‘a contatto sempre vietato’.

E qui, il complice, pare piuttosto chiaro: la tecnologia. O meglio: l’utilizzo che abbiamo deciso di fare della tecnologia. Perché un’immagine rallentata mostra quasi sempre un contatto. Ciò che non restituisce un replay vivisezionato a velocità ultra slow-motion, però, è l’entità del suddetto. Quella la può percepire solo chi sta in campo. Da qui, la polemica, ancora l’anno scorso, di un inascoltato Gian Piero Gasperini.

Il tecnico dell’Atalanta, già lo scorso gennaio, dopo uno dei tanti episodi ‘cervellotici’ a cui stiamo assistendo, era stato uno dei più critici: “Il VAR è un mezzo straordinario se usato bene, ma qui sta diventando una guerra tra varisti e arbitri, non si capisce più bene chi arbitra e a me sembra che sempre più spesso lo si faccia da una stanza”. Aveva ragione, Gasperini. L’utilizzo in questo modo della tecnologia è una ‘devianza’ tutta italiana. E qui ci sono i dati di OPTA a venirci in aiuto.

La tendenza in Italia è evidente. In Serie A sono stati assegnati 32 rigori in 70 partite, per una media di 0,46 rigori a partita. Quella del nostro Paese è la media più alta nei Top 5 campionati europei in corso.

Nella Liga spagnola, ad esempio, sono stati assegnati 28 rigori in 90 partite.

In Premier League ne sono stati assegnati addirittura solo 12 in 70 partite.

Persino nelle coppe europee, dove arbitri e squadre VAR si mischiano, sono stati concessi nelle prime 2 giornate – 36 partite di Champions, 36 di Europa League e 18 di Conference League – un totale di 33 rigori in 90 partite.

Più che ai regolamenti, dovremmo porre attenzione all’utilizzo di uno strumento tecnologico che sembra stia andando a mutare lo stile di gioco. Una devianza interpretativa soprattutto italiana; perché il VAR, all’estero, non è utilizzato con la costanza e la solerzia delle nostre latitudini. Ce ne accorgiamo poi nelle coppe europee, dove episodi da noi diventati l’assoluta normalità di un intervento tecnologico, spesso sono lasciati andare, scatenandoci un mix di sorpresa e rabbia.

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