Bari-Salernitana, l’analisi: lo sviluppo del primo tempo, l’assenza di coraggio e le scelte di Longo | OneFootball

Bari-Salernitana, l’analisi: lo sviluppo del primo tempo, l’assenza di coraggio e le scelte di Longo | OneFootball

Icon: PianetaBari

PianetaBari

·17 Maret 2025

Bari-Salernitana, l’analisi: lo sviluppo del primo tempo, l’assenza di coraggio e le scelte di Longo

Gambar artikel:Bari-Salernitana, l’analisi: lo sviluppo del primo tempo, l’assenza di coraggio e le scelte di Longo

Il 16esimo pareggio stagionale è tra i più amari e deludenti del campionato del Bari, visto che contro una Salernitana più che modesta i biancorossi non vanno oltre lo 0-0. Un match mal giocato da entrambe le squadre, soprattutto nella seconda frazione.

Il punto ottenuto consente al Bari di sopravanzare il Palermo e di riagganciare la zona playoff, ma la prestazione ed anche le parole di Longo sulla condizione non ottimale della squadra non sono di buon auspicio in vista del rush finale.


Video OneFootball


Con la rubrica il Bari a Scacchi cerchiamo di cogliere le poche indicazioni che questa gara ci ha lasciato, ma soprattutto proviamo a leggere quelle che sono state le scelte fatte dallo staff tecnico. Il focus sarà incentrato proprio su questo: contesto tattico determinato dalle mosse degli allenatori e accorgimenti a gara in corso. In più, qualche considerazione sulle prestazioni individuali più significative.

Gambar artikel:Bari-Salernitana, l’analisi: lo sviluppo del primo tempo, l’assenza di coraggio e le scelte di Longo

Copyright: U.S. Salernitana 1919

L’analisi di Bari-Salernitana

Il contesto tattico del primo tempo

Longo ha confermato il 3-5-2 che aveva ben figurato a Reggio Emilia, con Bonfanti e Lasagna a guidare l’attacco e Maggiore e Maita ai lati di Benali, seppur con compiti diversi. L’ex di giornata si alzava quasi a ridosso degli attaccanti, mentre il capitano supportava Benali in costruzione restando in una posizione ibrida tra la linea mediana e la trequarti. Per diversi tratti della prima frazione il Bari ha avuto il controllo del pallone, ma ci ha fatto ben poco. L’impressione è che sia mancato coraggio e imprevedibilità nell’ultimo terzo di campo, dove il Bari arrivava con facilità a causa dell’atteggiamento conservativo della Salernitana, ma da cui riusciva a sviluppare poco.

Lasagna è stato molto impreciso spalle alla porta, mentre Bonfanti ha lavorato meglio lontano dall’area ma non ha avuto occasioni per pungere negli ultimi metri. Anche l’apporto dei centrocampisti è stato modesto: Maggiore ha disputato una buona gara in termini di dinamismo e predisposizione al sacrificio, ma ha commesso tanti errori in fase di palleggio. Maita invece, come sottolineato da Longo, è mancato nell’accompagnamento dell’azione, soprattutto sui cross provenienti dal lato opposto, cioè quello di Dorval. Parziale alibi l’influenza che ha colpito il centrocampista siciliano.

In una gara in cui le azioni migliori sono nate da iniziative sviluppate sulle fasce occupare in modo produttivo l’area sarebbe dovuta essere una priorità, ma le mancanze palesate denunciano limiti sia legati alle caratteristiche dei centrocampisti che alla condizione fisica della squadra.

Gambar artikel:Bari-Salernitana, l’analisi: lo sviluppo del primo tempo, l’assenza di coraggio e le scelte di Longo

Copyright: SSC Bari

L’influenza delle mosse degli allenatori

Quella vista nel secondo tempo è stata una non-partita. Il Bari ha abbassato gradualmente il baricentro, più per mancanza di energie che per contrastare un cambio di atteggiamento della Salernitana. I cambi di Longo, in questo senso, non hanno aiutato la squadra ad uscire dal proprio guscio. Maiello e Oliveri, subentrati a centrocampo a Benali e Maita, non hanno dato nuova linfa al centrocampo, mentre Novakovich, come avvenuto anche a Reggio Emilia, non è riuscito a rendersi utile come invece faceva prima dell’infortunio.

Considerando anche le mosse tutt’altro che propositive di Breda, risulta abbastanza incomprensibile la scelta di Longo di non osare prima dell’82esimo, quando Pereiro e Favilli hanno rimpiazzato Favasuli e Lasagna. La sensazione è che in questo momento la passività con cui la squadra affronta certe fasi delle partite sia figlia degli input mandati dallo staff tecnico. Ad inizio anno elogiavamo il coraggio e la sfrontatezza con cui il Bari di Longo affrontava le partite, adesso sembra che la paura di perdere abbia anestetizzato il desiderio di vincere di questo gruppo. La dimostrazione sono i fischi copiosi che ormai piovono all’indirizzo dei biancorossi.

Lihat jejak penerbit