Calcionews24
·2 Oktober 2024
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Marco Baroni ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida Lazio-Nizza di Europa League. Di seguito le sue parole.
PARTITA – «Sicuramente domani abbiamo un avversario complicato, che fa un buon calcio, un 3-4-2-1 che diventa un 3-4-3: dovremo gestire la doppia ampiezza. I ragazzi stanno bene hanno recuperato, facciamo le ultime valutazioni. Lavoriamo a testa bassa perchè ci permette di colmare i limiti e crescere. Il gruppo è partecipativo e anche se abbiamo pochi allenamenti sono intensi e i ragazzi sono sempre attenti».
ENTUSIASMO E FORMAZIONE – «L’entusiasmo è uno degli aspetti più importanti che la squadra deve avere, come l’equilibrio, che è fondamentale. A me piace sentire il dolore quando c’è la sconfitta e “trasferirlo” alla squadra. L’aspetto prestativo e il lavoro sono i due aspetti che ti portano a raggiungere gli obiettivi. Ho dei ragazzi che lavorano forte, la mia attenzione e dello staff è rivolta a gestire queste risorse, tutte queste partite ravvicinate ti espongono a stress fisico e mentale che è quello più difficile da gestire. Qualcosa cambieremo, dobbiamo cercare queste energie e non ho dubbi sulle risposte che riceverò. Chi andrà in campo darà il massimo».
MEDIANI – «Il lavoro che devono fare i mediani è questo: spesso si dice tuttocampista, nella mobilità della squadra i centrocampisti devono avere molto equilibrio nelle due fasi e lì abbiamo tanti giocatori bravi che si spendono e vanno sostenuti. Da questo punto di vista al di là di chi va in campo, guardando al minutaggio, so che sarà un centrocampo all’altezza».
GOL SUBITI – «Noi dobbiamo lavorare su questo, ma le statistiche dicono che la squadra è quarta per numero di tiri in porta subiti e quarta per pressing portato. Questi dati mi danno la convinzione che stiamo lavorando meglio. Noi vogliamo fare gol, l’ho sempre detto e infatti adesso siamo terzi per gol fatti. All’interno di questo c’è un buon equilibrio: abbiamo 10 gol subiti, ma di una natura che col tempo correggeremo».
SORPRESO DAL RENDIMENTO – «No, dal primo giorno ho fatto una riunione e gli ho detto che allenavo una squadra forte, ho questa fortuna. A rischio di ripetermi, ma la partecipazione dei calciatori ci ha permesso di portare in campo il lavoro fatto in settimana. Dobbiamo ancora lavorare molto, il miglioramento è l’unica strada per raggiungere gli obiettivi».
VECINO – «Fondamentale sotto tutti gli aspetti: fisicamente sta benissimo e lui lo sa. So di allenare ragazzi che non solo entrano in momenti importanti – basta vedere gli ultimi minuti a Torino – e da questo punto di vista dà un grande apporto, ma anche in settimana durante gli allenamenti e per noi è una grande risorsa».