OneFootball
·1 Juni 2025
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È stato un trionfo storico, la prima Champions League vinta dal Paris Saint-Germain. E ha colpito molto il fatto che una squadra più giovane e meno imbottita di stelle sia riuscita dove avevano fallito Lionel Messi, Kylian Mbappé e Neymar.
Non a caso il simbolo della vittoria del PSG è il giovanissimo Désiré Doué, protagonista della serata di Monaco di Baviera con la sua doppietta e il suo assist a vent'anni non ancora compiuti.
Ne ha parlato anche James Horncastle in un articolo su The Athletic, sottolineando come il trofeo sia stato presentato al capitano del PSG Marquinhos da Javier Pastore. L'argentino era stato il primo grosso acquisto fatto (42 milioni dal Palermo) dopo l'acquisizione del club da parte di Qatar Sports Investment nel 2011.
Allora l'acquisto di Pastore era stato spiegato dal presidente Nasser Al-Khelaifi come una strategia volta a "trovare il nuovo Messi, piuttosto che acquistare il vero Messi". Una strategia a cui il PSG avrebbe voltato le spalle, acquistando 10 anni più tardi proprio Messi: un acquisto che però non avrebbe portato la coppa dalle grandi orecchie a Parigi.
Messi è solo un nome nell'elenco di superstar approdate nella Ville Lumière senza però riuscire a portare il colpo grosso sulle sponde della Senna: basti pensare al colpo da 222 milioni con cui il PSG si assicurò l'arrivo di Neymar, oppure ai 180 milioni pagati per prelevare un 18enne Kylian Mbappé dal Monaco.
E proprio Mbappé rappresenta al meglio il simbolo delle delusioni in casa PSG, con la decisione presa di trasferirsi al Real Madrid la scorsa estate, alla ricerca di maggiori chance di alzare finalmente la Champions League, ironia della sorte.
A riportare la Champions in Francia, 32 anni dopo il trionfo del Marsiglia sul Milan, non sono stati però né Mbappé, né Neymar, né Messi. È stato Désiré Doué, che nella sua notte magica si è rivelato immarcabile per Dimarco, fornendo l'assist per il gol di Hakimi che ha sbloccato la partita per poi segnare le due reti successive.
Non male per un ragazzo che farà 20 anni martedì: un simbolo del lavoro che sta facendo dietro le quinte il direttore sportivo Luis Campos.
Certo, gli investimenti sono ancora enormi (250 milioni, 50 dei quali pagati proprio per Doué), ma sono stati diretti su nomi meno clamorosi: lo stesso Kvaratskhelia era un giocatore su cui iniziava a esserci qualche dubbio dopo le difficoltà a inserirsi nel Napoli di Conte.
Insomma, un PSG meno instant team e più rivolto a costruire il futuro e riscrivere la storia?
📸 Justin Setterfield - 2025 Getty Images