Milannews24
·23 Maret 2025
Conceicao Milan, Cagni lo assolve: questo il problema dei rossoneri, parole chiare del tecnico

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·23 Maret 2025
Intervistato in esclusiva da Internews24, il tecnico Cagni ha dichiarato:
Chi sta invece riscontrando più di qualche difficoltà sono due storiche rivali dell’Inter: Juventus e Milan. Come se lo spiega mister Cagni?
«No, non mi sorprende. In tutti e due i casi – soprattutto il Milan – hanno fatto quello che non va fatto. Quando prendi un allenatore nuovo, la società…i dirigenti. L’inizio è stato problematico, lo scollegamento tra società e squadra e allenatore. Sono tutte cose che non funzionano. D’altro lato il Napoli e l’Inter sono un esempio sotto questo aspetto – senza parlare dell’Atalanta che è una storia di nove anni con un allenatore – però Napoli ed Inter fanno ben capire capire come questo sia il sistema che funziona».
Veniamo all’Italia. A Milano è arrivato una sconfitta che complica il discorso qualificazione, malgrado gli azzurri non abbiano giocato poi così male…
«Se io chiedo a qualsiasi personalità calcistica qual è stato il problema primario della gara con la Germania…molti parleranno di tattica, del possesso, delle nostre occasioni sprecate e via dicendo. In pochi dicono che noi abbiamo preso due gol su colpo di testa in area. Ripeto, abbiamo preso due gol su colpo di testa in area! Stessa situazione insomma, con l’uomo avversario solo al momento del cross. Quindi, forse deduciamo, che noi non insegniamo più la tecnica individuale dei ruoli.
E non parlo solo della Nazionale, ma del calcio italiano. Continuano tutti a parlare di tattica, quando ormai non si allena più la tecnica individuale dei ruoli. Specialmente dei difensori. Allora, Spalletti ha cambiato sistema di gioco facendo marcare – in alcune occasioni – a uomo. Bene, ma se cambi sistema ma non insegni al singolo come si marca…e allora fai un errore. Non basta dire ‘marchiamo a uomo’, va insegnato! E ormai questo non viene più insegnato. Noi pensiamo che le partite vengano vinte con la sola tattica, senza partire dalle basi dell’insegnamento. Ma un conto è la teoria, un altro la pratica. E nessuno dice niente su questo…che facciamo noi Italiani. Bisognerebbe ripartire dalle basi dell’insegnamento».