Lazionews24
·10 Januari 2025
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·10 Januari 2025
Sergio Cragnotti, ex presidente della Lazio, ieri ha festeggiato gli 85 anni, condividendo il compleanno con la squadra biancoceleste. In occasione dell’anniversario di ieri l’ex proprietario del club, presidente del secondo Scudetto, ha parlato a RadioSei. Di seguito le sue parole.
COMPLEANNO – «Quando ero presidente della Lazio per me era complicato festeggiare contemporaneamente il mio compleanno e quello del club (ride, ndr). Abbiamo attraversato un periodo aulico, si voleva vincere, si voleva rappresentare il grande calcio, si volevano fare investimenti. C’era la volontà condivisa con il presidente della Roma Sensi di rilanciare la città di Roma a livello sportivo. La grande soddisfazione è aver capito di aver investito bene, visto che molti dei prescelti sono oggi diventati dei manager importanti».
RAMMARICI E APICE – «Con Ronaldo, senz’altro, la Lazio avrebbe vinto di più. Sicuramente avremmo anticipato lo scudetto. Ha fatto vedere di che stoffa era, poi avuto un travaglio fisico. Cercavamo quello che poteva renderci ancora più grandi ed affermare ancora di più la lazialità. Il momento clou fu quando vincemmo la Supercoppa con il Manchester. Lì tutto il mondo capì che grande lavoro era stato fatto. Fu un’epoca felice, si poteva rinnovare, già a fine anni ’90 si parlava della costruzione degli stadi di proprietà. Entrammo in borsa, costruimmo Formello».
CALCIO E FINANZA – «Quando parlai di calcio e finanza non venni capito, in realtà fummo innovativi già in tempi non sospetti. La plus-valenza l’abbiamo inventata noi. Non si capiva che il giocatore già ammortizzato e ben venduto implicasse la possibilità di investimenti ancora più importanti. Nesta è stato un grande calciatore, tutti lo ammiravano, anche se dal punto di vista caratteriale era un po’ fragile. Se avesse voluto restare da noi l’avrebbe potuto fare. Magari anche lui si è fatto un po’ ingolosire dalla possibilità di confrontarsi su altri piani».
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