Da Liverpool al Parma, tutto il provincialismo di Bologna. Se si vuole aiutare la squadra è tempo di essere esigenti | OneFootball

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Zerocinquantuno

·8 Oktober 2024

Da Liverpool al Parma, tutto il provincialismo di Bologna. Se si vuole aiutare la squadra è tempo di essere esigenti

Gambar artikel:Da Liverpool al Parma, tutto il provincialismo di Bologna. Se si vuole aiutare la squadra è tempo di essere esigenti

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La crescita di un ambiente sportivo non la fanno solo i risultati della squadra, ma l’atteggiamento che li accompagna, li descrive e li commenta. In meno di una settimana il pubblico bolognese (quella cosa che chiamiamo ‘pubblico’ in verità è la media percepita dei commenti che attraversano il nostro radar quotidiano) è passato da «che bello perdere solo 2-0 a Liverpool» a «che vergogna pareggiare 0-0 col Parma in dieci». Le due reazioni non sono in realtà così distanti come parentela, ma la seconda è figlia e conseguenza diretta della prima. Ovvero: solo un provincialismo duro e coriaceo come il nostro può trascorrere tre giorni di ebbrezza in Inghilterra, tra fiumi di birra e selfie vista Anfield, e in seguito deprimersi per uno striminzito pareggiaccio interno. Sarebbe invece più saggio cominciare a esigere risultati ovunque, persino col Liverpool, anziché fare i turisti della Champions per poi tornare indietro con l’assoluzione già firmata in tasca («tanto era il Liverpool, poteva andare peggio»). Perché è proprio quel «poteva andare peggio» che manda in campo la squadra incapace di segnare al Parma. Il clima di piazza Maggiore, col pullman scoperto e i fuochi d’artificio, pare aver iniettato una tossina a tutta la città, come se nessuno avesse il coraggio di smettere di applaudire, per non infrangere il sogno. E invece hanno già dimostrato quanti danni possono produrre le feste fuori sincrono: ricordate il 3-0/3-3 contro la Juventus? Se si vuol fare un favore a questa squadra, si cominci a fischiarla. Non sempre, certo, solo quando serve. Essere più esigenti, che non significa essere ‘maigoduti’ o guastafeste, significa esercitare il mestiere del pubblico, pagante e pensante. Ad Anfield non siamo andati per fare le comparse, ma è esattamente questo il messaggio che è stato riversato, consciamente o meno, su tutto il gruppo rossoblù, quando il giorno dopo su ogni mezzo di comunicazione privato e pubblico si è celebrato il ‘trionfo’ della sconfitta mitigata. E intanto dopo nove partite ufficiali si è battuto solo il Monza, unica squadra della Serie A a non aver ancora centrato un successo. Sarà una coincidenza?


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Luca Baccolini

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