Danso Juve, un giramondo partito dai campi di cemento recintati: 10 curiosità sul prossimo colpo dei bianconeri | OneFootball

Danso Juve, alla scoperta del nuovo difensore dei bianconeri. Le 10 curiosità sul prossimo colpo di calciomercato

Sono ore decisive per Kevin Danso. Nelle ultime ore il calciomercato Juve ha accelerato per il difensore austriaco del Lens. Manca ancora il via libera definitivo del club francese, ma il centrale di origini ghanesi si avvicina. Il classe 1998 è stato individuato dalla dirigenza bianconera e da Thiago Motta come il profilo ideale per la difesa della Juventus, soprattutto dopo l’infortunio rimediato da Kalulu che lo terrà ai box per diverse settimane. Dall’infanzia in Austria alle origini della sua famiglia, fino al retroscena di mercato riguardante la Roma: ecco 10 curiosità sul prossimo colpo della Juve.

Danso Juve: l’infanzia, le sue origini, la Germania ed una vita da giramondo. Le 10 curiosità sul difensore

L’infanzia e i campi di cemento recintatiDanso ha raccontato che da giovanissimo si allenava su campi di cemento recintati per sviluppare la sua tecnica ed il controllo del gioco, valutando tipologie di rimbalzo differenti rispetto al manto erboso. Ha affinato così rapidità e riflessi, due caratteristiche che lo contraddistinguono anche oggi.

43 gol a 8 anniA 8 anni ha iniziato a dare i primi calci ad un pallone nel ruolo di attaccante. Nell’Under 8 è già fuori categoria: in una singola stagione riesce infatti a segnare addirittura 43 gol, bruciando subito le tappe verso le categorie superiori.

GiramondoIl 26enne è un autentico giramondo. Danso, infatti, è cresciuto in più di un paese: nasce in Austria da genitori ghanesi per poi trasferirsi in Inghilterra a Milton Keynes all’età di 6 anni. Resta in Gran Bretagna per una decina di anni per poi partire da solo per la Germani, ad Augusta dove trova la svolta della sua carriera.

La passione per il rugbyDanso stava per diventare un giocatore di rugby. A 12 anni si è avvicinato alla palla ovale a scuola, riscoprendo un talento quasi innato grazie anche alla sua straordinaria fisicità. Diverse scuole gli hanno offerto borse di studio per continuare a giocare a rugby, ma alla fine ha vinto la passione per il calcio: «Quando avevo 14 o 15 anni, mio fratello mi ha chiesto: ‘Cosa vuoi fare, rugby o calcio?’ Per me era chiaro: il calcio».

Il cinema, il karate e… i fratelliStando ai racconti del calciatore e della sua famiglia, da piccolo non pensava al calcio ma amava il cinema ed il karate. Sono stati i fratelli a convincerlo che avrebbe potuto fare una carriera da calciatore professionista, cominciando da attaccante e passando da centrocampista a difensore.

L’esperienza in GermaniaIn Germania sono iniziati i problemi: Danso ha raccontato che per un anno non ha potuto allenarsi a causa di problemi con il suo congedo. L’allora 16enne avrebbe anche pensato di mollare tutto: «Non mi è stato permesso di giocare per un anno. È passato davvero molto tempo. Ma ho perseverato».

L’impegno nel sociale e l’associazione in AustriaDanso è molto attivo nel sociale e non ha mai dimenticato le sue origini e l’infanzia in Austria. Il centrale ha fondato un’associazione per i bisognosi in Stiria, regione austriaca, dando vita ad un progetto sociale per la comunità.

Il legame con la famiglia ed il GhanaHa sempre mantenuto molto forti anche i suoi legami con la famiglia e le sue origini. Nell’accordo con il Lens ha ottenuto che gli osservatori del club andassero almeno una volta in Ghana per visionare i talenti della scuola calcio dei fratelli.

Ad un passo dalla RomaNella scorsa estate è stato ad un passo dalla Roma. Il classe 1998 è sbarcato anche nella capitale per sostenere le visite mediche, non superate. Il difensore, seguito anche dal Napoli nel 2023, è così rientrato al Lens.

Il soprannomeDurante il periodo al Southampton, tifosi e compagni di squadra lo hanno soprannominato “Big Kev” o “Il Gigante gentile”.