Fiorentina-Betis: tre cose che non hai notato | OneFootball

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·8 Mei 2025

Fiorentina-Betis: tre cose che non hai notato

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Tre curiosità sulla sfida tra Fiorentina-Betis, partita valida per l’andata della semifinale di Conference League 2024/2025. Tutti i dettagli

Passa il Betis al termine di 120 minuti. 2-1 per i viola nei tempi regolamentari, il gol di Elzazzuoli nei supplementari. Ecco 3 episodi minori da ricordare.

  • L’autostima. A inizio partita Lo Celso è chiamato a battere una punizione sulla trequarti. Il Betis ha una serie di buoni, tanto che Pellegrini ha deciso di concentrarli in zona centrale per cercare di pungere la Fiorentina, con rapidità funzionante non appena riconquistano palla. L’argentino non ha concorrenti in questo caso, i compagni vanno sulla linea dell’area pronti a raccogliere l’invito. In realtà, non va coì’ perché la traiettoria è debole, deludente e prevedibile. Ma in qualche maniera la sfera torna nei suoi paraggi e lui si mette subito ad inventare un pallonetto da giocatore che cerca la giocata d’autore per un passaggio che potrebbe essere molto più semplice. Gli effetti sono negativi anche in questo caso, non c’è un grande sviluppo dell’azione. Ma c’è da pensare che è anche commettendo un errore due volte ma in modo diverso e con un surplus di raffinatezza che alcuni ritrovano (o cercano di farlo) la loro autostima.
  • Ipnosi. Siamo certi che i tattici – e ce ne sono sempre di più, è un mestiere ed anche un hobby in ascesa – saprebbero spiegare che l’estenuante, lento, calcolato, metodico – e aggiungete voi quel che volete – giro palla abbia un senso e un’importanza capitale. Pongracic, Comuzzo e Ranieri, da uno all’altro e via di questo passo: immagine vista appena dopo la palla al centro (e fin qui, tutto abbastanza normale) e pure dopo il 2-1. L’utilità poi la si capisce, così facendo si libera un pertugio centrale, la sfera arriva a Fagioli o ad Adli, che il più delle volte innescano Gosens sulla corsa. Se però non un tattico, ma uno qualsiasi, ci dicesse che siamo a metà tra lo yoga e l’ipnosi, noi ci crederemmo lo stesso, ci sembrerebbe una spiegazione plausibile.
  • Palle inattive. Chissà chi ha inventato questa dizione, quale teorico. Magari è inappuntabile, l’Accademia della Crusca non avrebbe nulla da dire e forse invece la applaudirebbe. Ma quando vedi Gosens che ne trasforma due in gol in fotocopia ti viene da pensare ad altro, oltre che fare i complimenti a un tedesco così attivo sulle palle dalla bandierina.
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