Frosinone, Bianco: “Questa squadra ha un coraggio unico. Salvezza? I ragazzi la vogliono più di me” | OneFootball

Frosinone, Bianco: “Questa squadra ha un coraggio unico. Salvezza? I ragazzi la vogliono più di me” | OneFootball

Icon: PianetaSerieB

PianetaSerieB

·1 Maret 2025

Frosinone, Bianco: “Questa squadra ha un coraggio unico. Salvezza? I ragazzi la vogliono più di me”

Gambar artikel:Frosinone, Bianco: “Questa squadra ha un coraggio unico. Salvezza? I ragazzi la vogliono più di me”

La cura Paolo Bianco funziona e porta il Frosinone alla conquista dei primi tre punti del 2025 nel delicato match contro il Mantova. Una vittoria fondamentale non solo in chiave salvezza, ma anche per il coraggio mostrato dalla squadra durante i novanta minuti, come ha sottolineato lo stesso allenatore gialloblù nel corso della conferenza stampa post partita, riportata dal sito calciofrosinone.it.

Ecco le sue parole


Video OneFootball


Sulla partita: “Faccio i complimenti alla mia squadra perché quando si portano a casa le partite in questo modo vuol dire che si ha carattere, per raggiungere un obiettivo importantissimo per tutti. Questa squadra ha qualità quando è in possesso della palla e dobbiamo avere il coraggio di tenerla. Capisco, perché per me è molto più facile essendo appena arrivato, che loro quando vedono la vittoria che si avvicina subentra la paura e tanti fattori. Dobbiamo essere più forti di tutto e tutti, avere il coraggio di giocare in maniera diversa soprattutto quando abbiamo palla noi e lo abbiamo dimostrato. Quando abbiamo gestito la palla abbiamo creato pericolo al Mantova”.

Su Lucioni e Partipilo: “Specialmente in questa squadra dove ci sono tanti giovani di prospettiva, avere giocatori come Lucioni e Partipilo in campo è un vantaggio enorme. Oggi forse senza Lucioni la partita non l’avremmo vinta, perché ha dato quel qualcosa in più a livello caratteriale. Lo vedo come un allenatore in campo, oggi era importante che fosse in campo specialmente dopo l’uscita di Bohinen. Ho detto ai ragazzi che noi non possiamo fare calcoli e non dobbiamo farli. E paradossalmente questo è un vantaggio. Dobbiamo vincere quante più partite possibili”.

Su Pecorino: “Lui e Ambrosino hanno caratteristiche diverse. Siccome il Mantova ci concedeva tanto campo, se avesse rubato palla avrebbe potuto andarsene a campo aperto. Poi mi era rimasto un solo slot, quindi non volevo cambiare a un quarto d’ora dalla fine”.

Sulla squadra: “Sono qua da 10 giorni credo, ho notato una partecipazione da parte di tutti in questa società che non avevo mai notato in altre piazze, sia in cui ho allenato o ho giocato. Anzi l’ho notata solo in Ucraina allo Shakthar Donetsk. Credo che molto più di me questa salvezza la vogliono i ragazzi che lavorano dietro le quinte. A volte mi sento in imbarazzo perché mi vedono come il salvatore della patria, ma non lo sono”.

Sul secondo tempo: “Contro la Salernitana sapevo e speravo, visto che non conoscevo bene la squadra, di comandare un po’ più il gioco ma nella ripresa è subentrata la paura. Oggi conoscevo bene il Mantova perché Possanzini è un mio caro amico, siamo legati davvero da un rapporto speciale. Sapevo che è una squadra che lavorano insieme, so quello che dà alla squadra e sapevo che saremmo andati in sofferenza quando loro entravano in possesso palla”.

Sul cambio di rotta:Sono arrivato e ho dato quello che credo possa aiutare i ragazzi a esprimere le loro qualità. Ho accettato senza pensarci un attimo anche perché questa squadra ha le possibilità di tirarsi fuori da questa situazione”.

Sulla scelta di Cichella: “Per me non ci sono i giovani e meno giovani, ci sono i bravi e meno bravi. Cichella è bravo e deve giocare”.

Sui tifosi: “I tifosi ci devono stare vicini perché se dovessimo raggiungere l’obiettivo è merito di tutti, compresi i tifosi”.

Lihat jejak penerbit