Calcionews24
·25 Februari 2025
Gasperini-Atalanta, tutto finito? Nulla è per sempre, tranne la sua mentalità vincente (che la società dovrà mantenere)
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Calcionews24
·25 Februari 2025
Nella vita s’imparano molte cose: voler bene a mamma e papà, i casoncelli giusti sono quelli con la pancetta, ma soprattutto che tutti i cicli finiscono seppur il cuore speri che le cose belle possano durare per sempre.
Tra Gasperini e l’Atalanta c’era la speranza che il tempo si fermasse: una roba simile alla serie The 8 Show dove le ore aumentavano sempre di più. La Dea che diventa grande in Italia e poi in Europa con la consacrazione del 22 maggio. Deve finire così? Non si può andare avanti ancora? Gasp è veramente a fine ciclo?
Premessa. Gasperini è da 9 anni che è all’Atalanta: un risultato clamoroso considerando che già 3/4 annate in un club sono tante. Merito non solo di un tecnico Re Mida, ma anche di una società all’avanguardia che, nonostante alcuni errori, non gli ha fatto mai mancare nulla: entrambi hanno contribuito al successo nerazzurro. Gasp ha reso grande l’Atalanta, l’Atalanta ha reso grande un Gasp che fino al 2016 aveva in tasca solo qualche annata buona al Genoa e la macchia con l’Inter.
Dalla salvezza all’Europa League, dall’Europa League alla Champions, il consolidamento tra le prime quattro e poi il compiere quello che prima era rimasto incompiuto (ovvero la vittoria del trofeo). L’asticella che si è alzata così come la Coppa UEFA, e poi? Ricomincia la giostra all’infinito? Ci si pensa dopo tanti anni e dopo che si è vinto.
Per il duo società-mister ripetere determinate dinamiche, seppur prima era normale routine, dall’altra il filo non può rimanere sempre teso: mercato, dichiarazioni, frecciatine, differenze di vedute e dal punto di vista comunicativo (fronte Gasp) parole che innescano quell’effetto domino che portano a destabilizzare l’ambiente (ultimo il caso Lookman), ultima cosa che vuole la società nonostante la stima per il tecnico.
Vero anche che per esempio nell’estate del 2023 si pensò alla fine di tutto per poi chiarire (vincendo), ma come sottolineato da Gasp il tempo stringe per lui qua, e la volontà di non rinnovare sta anche nelle legittime motivazioni di un tecnico che ha dato tutto e che di più non può fare: se non provare a vincere il tricolore, ma con una coppa già in tasca il sapore è diverso.
Gasp a vita all’Atalanta? No, bensì la sua mentalità. I nerazzurri hanno bisogno di continuare il ciclo vincente chiudendo questo nella maniera migliore, facendo proprio quel DNA che ha portato Gian Piero: ciò che permetterà alla Dea di rimanere ai piani alti per i prossimi 20-30 anni.
E’ finita con Mondonico e i suoi sogni d’Europa, stessa cosa con Colantuono che era il mister dei record, stessa con Gasperini. Rimane l’Atalanta con una coppa in più, qualche esperienza in più ai piani alti e con le carte in regola per rimanerci. Nel frattempo ci si gode il momento sognando tutti insieme il tricolore (poi quel che sarà, sarà).