⚠️ Inter, momento no: riserve ❌ e incubo Bologna! Derby di nuovo decisivo? | OneFootball

L’Inter non va oltre il pareggio a San Siro contro il Bologna e perde l’occasione di volare a -1 dalla vetta e potenzialmente al primo posto in virtù del recupero della sfida del Franchi contro la Fiorentina.

La squadra di Inzaghi evidenzia alcune incertezze sul piano fisico e mentale maturate nell’ultimo periodo.

Il 2-2 alla prima uscita casalinga del 2025 ha lasciato non pochi rimpianti a una squadra che aveva saputo ribaltare lo svantaggio iniziale, salvo poi cedere campo e subire il nuovo pari nella ripresa.

La finale di Supercoppa contro il Milan aveva già evidenziato qualche segnale di fatica, confermato anche dall’altalenante prova con il Venezia in campionato, nonostante i tre punti.

Gli impegni ravvicinati e gli infortuni stanno condizionando una rosa chiamata a mantenersi competitiva su più fronti, ma che dà la sensazione di aver impostato la preparazione per arrivare al top più avanti nella stagione.

Del resto, i numeri parlano comunque di un’Inter che ha collezionato sei vittorie di fila in Serie A prima di questa frenata, oltre a essersi rimessa pienamente in carreggiata dopo la sconfitta nel derby del 22 settembre, grazie a una lunga serie di successi e qualche pareggio.

INCUBO BOLOGNA

Se si pensa al Bologna, in casa Inter rieccheggia nella mente non solo l’eliminazione negli ottavi di finale della Coppa Italia 2023/24, ma soprattutto beffa del 2022 che consegnò il tricolore al Milan.

Ma questa volta, gli obiettivi nazionali e internazionali, a cominciare dal sogno del bis Scudetto, sono ancora lì, e il pareggio con gli emiliani non preclude nulla. A patto che la squadra di Inzaghi ritrovi immediatamente la concentrazione, a cominciare dalla sfida di campionato contro l’Empoli, cercando di evitare quegli abbassamenti di ritmo che sono costati cari nell’ultima gara.

Nella ripresa, i nerazzurri sono ricaduti in un difetto che sta emergendo di frequente in questa stagione: la difficoltà di amministrare il vantaggio e di “chiudere” definitivamente le partite. Inoltre, nel finale la manovra dell’Inter si è spenta e la stanchezza si è fatta sentire, con i cambi che non hanno dato l’energia sperata.

LE RISERVE DELUDONO

La preoccupazione verso l’assenza prolungata di Calhanoglu non dipende tanto dal disincanto nei confronti del gruppo o del suo allenatore, quanto dalla sensazione che manchi un uomo-chiave in alcune zone del campo.

Inoltre, la corsa scudetto è complicata dalla forza di un Napoli che, al contrario della Juventus dello scorso anno, non sembra destinato a crollare. Il calendario infittito, con partite ogni tre giorni, prosciuga energie e aumenta il rischio di ulteriori infortuni, tanto più se la squadra vuole competere su tutti i fronti, comprese le coppe nazionali e la Champions.

“La scorsa stagione non può essere presa a modello”, è il mantra che circola ad Appiano Gentile. L’Inter, infatti, era stata eliminata presto dalla Coppa Italia e aveva meno incontri da recuperare in Serie A, mentre ora le partite si susseguono di continuo e l’infermeria è fin troppo affollata.

L’Inter non sembra avere due squadre e una panchina così profonda, almeno in alcuni ruoli. Taremi, Zielinski, Asllani e persino Frattesi, che ha un potenziale enorme, non stanno rendendo come ci si aspettava e, all’interno del sistema di gioco di Inzaghi, appaiono spesso scollegati.

CASO FRATTESI

In particolare, ci si aspettava un impatto più incisivo da parte di Frattesi, la cui situazione sul mercato tiene banco in questi giorni. Il centrocampista, arrivato dal Sassuolo con l’etichetta di giovane italiano di grande prospettiva, non è pienamente soddisfatto dello spazio che gli viene concesso.

Ufficialmente il club milanese non lo considera cedibile, se non davanti a offerte superiori ai 40 milioni di euro, ma il suo procuratore ha cominciato a guardarsi intorno, con la suggestione di un ritorno alla Roma che è molto più di una voce di mercato a sessione in corso.

CALENDARIO FAVOREVOLE

Nonostante tutto, la società confida nelle qualità del gruppo e nel lavoro di Inzaghi. Il prossimo ciclo di partite, a cominciare da quella con l’Empoli, sarà determinante per valutare la tenuta di un organico che dovrà necessariamente alzare l’asticella, soprattutto in vista del derby di febbraio,

Lo staff tecnico è convinto che, scongiurando ulteriori stop fisici, la squadra possa rimettersi rapidamente in moto, trovando le forze per restare in corsa sia in campionato sia in Europa. Urge però un cambio di passo immediato: amnesie e cali di concentrazione rischiano di minare la fiducia di uno spogliatoio che, a parole, si sente pronto per tornare a festeggiare un titolo.

Concentrazione e disciplina tattica non possono più essere messe in discussione: perdere nuovamente punti per disattenzioni sarebbe un peccato letale nell’economia di una lotta scudetto che quest’anno presenta avversari ben più organizzati rispetto alla passata stagione.

DERBY DECISIVO?

Il derby alle porte, poi, rappresenterà uno snodo cruciale per capire se questa Inter potrà davvero replicare la cavalcata che le ha consegnato lo scudetto o dovrà rivedere le proprie ambizioni per concentrarsi su altri obiettivi.

La parola d’ordine, adesso, è una sola: vietato ripetere passi falsi come quello col Bologna. L’Inter deve continuare a testa bassa, eliminare gli errori tecnici e mentali e riscoprire quella brillantezza che, soltanto poche settimane fa, sembrava in grado di trascinarla lontano.

📸 ISABELLA BONOTTO - AFP or licensors