La Fiorentina torna in Europa e ringrazia Moise Kean | OneFootball

Il Corriere dello Sport - Stadio ha fornito un'analisi dettagliata del match di ieri giocato tra Udinese e Fiorentina.

Il punto

Per l'Udinese, l'imperativo era chiaro: concludere la stagione in modo dignitoso, regalando una gioia al proprio pubblico che, nonostante le altalenanti prestazioni, non ha mai fatto mancare il proprio sostegno. Un risultato positivo in casa, infatti, ha sempre un valore aggiunto e una risonanza particolare per i tifosi. Dall'altra parte del campo, la Fiorentina si trovava di fronte a un obiettivo ben più ambizioso e legato a calcoli di classifica: la vittoria era non solo desiderabile, ma obbligatoria. Le speranze viola non si fermavano al proprio campo, ma si estendevano idealmente a seicentocinquanta chilometri più a sud, fino all'Olimpico di Roma. Lì, il Lecce avrebbe dovuto compiere l'impresa di battere la Lazio, aprendo così alla Fiorentina le porte del sesto posto e, con esso, l'accesso alla prestigiosa Conference League. Era una corsa contro il tempo e contro il destino, dove ogni gol e ogni risultato su altri campi contavano.

Fiorentina (Photo by Timothy Rogers/Getty Images via OneFootball)

La Fiorentina conquista l'Europa

Alla fine, le speranze viola si sono materializzate in una festa: la Fiorentina ha conquistato nuovamente il pass per la Conference League, approfittando del sorprendente ko biancoceleste. Un ringraziamento speciale è andato a Moise Kean, il cui gol decisivo si è rivelato la chiave di volta per raggiungere l'obiettivo. Nonostante le motivazioni delle due squadre fossero intrinsecamente diverse – una per l'onore, l'altra per l'Europa – vi era un paradosso evidente: solo l'Udinese era in realtà padrona del proprio destino, poiché il suo risultato dipendeva unicamente dalla propria prestazione, mentre la Fiorentina era legata a un risultato esterno.