Lautaro Martinez e la speranza con l’Inter: «Sappiamo che ci sono ostacoli, abbiamo un obiettivo» | OneFootball

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·28 Maret 2025

Lautaro Martinez e la speranza con l’Inter: «Sappiamo che ci sono ostacoli, abbiamo un obiettivo»

Gambar artikel:Lautaro Martinez e la speranza con l’Inter: «Sappiamo che ci sono ostacoli, abbiamo un obiettivo»

Lautaro Martinez si è espresso sul Mondiale per club che attende al varco l’Inter la prossima estate. Le dichiarazioni dell’argentino

Lautaro Martinez ha rilasciato un’intervista a DAZN in vista del Mondiale per Club che dovrà disputare l’Inter.

LA SPERANZA – «Speriamo che vada tutto bene per noi, dobbiamo divertirci e fare il meglio per l’Inter. Ne ho sempre parlato con mio padre: un leader non si costruisce, si nasce leader. C’è bisogno di tutti, il gruppo è più importante del singolo. La cosa importante è che il leader ha sempre una parola positiva, un comportamento esemplare, ovviamente, e che i compagni ti seguano. L’Inter ha tantissima storia, è un grande club e dobbiamo puntare sempre il più in alto possibile. Sappiamo che possono esserci momenti difficili, ci sono degli avversari da superare. A volte ci sono degli ostacoli, ma la cosa importante è fare il meglio possibile per l’Inter e portare l’Inter il più avanti possibile in ogni competizione che gioca».


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CON COSA SI IDENTIFICA L’INTER- «L’Inter si identifica molto con la passione. Per me è la parola che rappresenta meglio l’Inter: passione. Qualsiasi giocatore in qualsiasi posizione la passione è la prima parola che viene in mente. Per la maglia, per il club, per questo stemma. I tifosi ce lo dimostrano ogni fine settimana in Italia e credo che ce lo dimostreranno anche negli Stati Uniti.»

COPA AMERICA – «È stata speciale, è stata la prima volta che si è giocata una Copa America negli USA. Abbiamo fatto tanti viaggi ma è stata una bella esperienza, coronata con un’altra Coppa davanti ai tifosi che ci hanno accompagnato. Ora dobbiamo andare avanti il più possibile in questo torneo, perché sappiamo cosa rappresentano gli USA nel mondo; dobbiamo godercela, sarà veramente speciale»

CALCIO USA – «Oggi ci sono grandi calciatori anche negli USA, prima succedeva meno. Ci sono tante stelle in quel campionato come il mio compagno di Nazionale Lionel Messi più altri grandi giocatori che hanno fatto crescere il calcio nel Paese. È un messaggio importante. Io negli Stati Uniti ci sono stato dopo la Coppa America in vacanza, è un Paese con una cultura simile ma diversa da quella argentina. Ci sono molte similitudini coi sudamericani, è un Paese dove ci si diverte molto perché ci sono tante cose da fare».

LEGGENDA«Non voglio rispondere sempre Diego Armando Maradona, anche se è super importante per noi.  Dico Mario Alberto Kempes, Pelé, giocatori così, che hanno giocato al livello di Maradona. Hanno lasciato un segno nel calcio, hanno definito un prima e un dopo, mi piacerebbe giocare con loro. Perché non organizzarlo?»

CAPITANO«La qualtià del giocatore e la qualità della persona per me sono le due cose da tenere a mente quando scegli un leader o il capitano di una squadra».

SIMPATICI«Ce ne sono tanti. Siamo un gruppo divertente, l’allegria è molto importante nello spogliatoio. Marko Arnautovic ha sempre un sorriso per tutti, poi Nicolò Barella, Federico Dimarco… Ci sono tanti ragazzi divertenti che organizzano scherzi. Ora non ne ricordo uno specifico da raccontare che ci ha fatto ridere molto, ma siamo un gruppo simpatico e questo è importante nella vita di tutti i giorni»

CALCIO UNIONE – «Significa molto, è vero, dietro c’è un sacco di verità. Io parlo sempre di storie personali, come quando ho vinto il Mondiale 2022 in Qatar. L’Argentina era unita pur essendo all’estero. A Buenos Aires c’erano 5 milioni di persone a seguire il nostro pullman. Il calcio ci ha uniti come nazione, in un momento di difficoltà dopo la pandemia e dopo aver sofferto tanto per il nostro Paese che era messo male economicamente».

ARGENTINA – «Come comunità e da argentino, quella situazione è stata incredibile e la ricorderò per sempre, perché non avrei mai immaginato cosa avrebbe generato la vittoria del Mondiale e il rientro in patria. Il calcio unisce intere generazioni, un nonno che prende per mano il nipote, il nipote prende per mano il figlio e il figlio prende per mano il padre. questo intendo. Ci sono delle amicizie nate grazie al calcio, seppur non ci si vede per tanto tempo, e che rimangono. Nascono delle coppie, è incredibile cosa può fare il calcio. Succede anche qui in Italia, nel quotidiano, quando un tifoso di un’altra squadra ti chiede una foto. È un esempio di come il calcio unisca la società»

RAZZISMO – «È molto importante; è un tema molto delicato, che fa soffrire molte persone. Ma dobbiamo essere più uniti di sempre. Il calcio, le persone che condividono le giornate con noi, anche chi guarda il calcio. Dobbiamo essere tutti uniti per far sì che non succedano più queste cose perché siamo tutti uguali e dobbiamo rispettarci a vicenda. Parlo come collega, come calciatore, come compagno ma anche come tifoso. Questa è la cosa principale»

RISPETTO – «Ci sono sempre 2-3 cose da rimarcare ma questa è quella più importante per unirsi e rispettarsi a vicenda, per rispettare le opinioni degli altri, gli avversari, consentire agli altri tifosi di esprimersi in libertà. Questa è la cosa principale, esprimersi liberamente vuol dire rispettare gli altri».

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