Lecce, Krstovic: “Dorgu assomiglia a Theo. Ecco cosa ci ha dato Giampaolo” | OneFootball

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·15 Januari 2025

Lecce, Krstovic: “Dorgu assomiglia a Theo. Ecco cosa ci ha dato Giampaolo”

Gambar artikel:Lecce, Krstovic: “Dorgu assomiglia a Theo. Ecco cosa ci ha dato Giampaolo”

Il centravanti del Lecce Nikola Krstovic ha rilasciato quest’oggi alla Gazzetta dello Sport un’intervista: ecco le sue parole.

Le dichiarazioni di Krstovic

Sulla prima doppietta in Serie A


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“In realtà spesso sono andato vicino a segnare due o più reti, ma per un motivo o per l’altro non ci sono riuscito, qualche volta anche per sfortuna. A Empoli sono stato ripagato…”

Sulla prossima sfida contro il Cagliari

“Sarà molto dura perché giochiamo in trasferta e perché loro sono una buona squadra come hanno dimostrato con Milan.”

I primi calci al pallone

“Quando ero piccolo giocavo portiere, ho cominciato così. Poi negli anni della scuola mi sono accorto che era più bravo degli altri bambini, anche di quelli più grandi: scartavo tutti e così ho deciso di spostarmi in attaccato.”

Chi sono i tuoi idoli?

“Si, i miei idoli sono Zlatan Ibrahimovic e Robert Lewandoski. Zlatan in particolare è una persona d’oro: dopo che ero stato espulso lo scorso aprile contro il Milan a San Siro lui mi aveva rincuorato e dato i consigli giusti per tirarmi su il morale. Mi ha fatto un’ottima impressione anche dal punto di vista umano.”

Chi sono i tuoi amici nel mondo del calcio?

“Tanti miei ex compagni di squadra, più che altro montenegrini come me. A Lecce ho legato con Gallo, Berisha, Ramadani. E poi Mirko Vucinic che vive a Lecce, con lui mi vedo praticamente tutti i giorni, è pure il vice ct del Montenegro.”

Gli obiettivi dell’attaccante e il suo racconto sul Lecce

Raccontaci il tuo arrivo a Lecce

“Mi ha chiamato Corvino, ci sentivamo spesso, abbiamo parlato tanto e siamo stati subito in sintonia. Mi ha spiegato la filosofia del Lecce, il progetto che ha di lavorare con i giovani, il calore dei tifosi e così non ho avuto dubbi ad accettare. Anche perché l’Italia, come paese, mi attraeva: non mi sbagliavo. Qui mi piace tutto: il cibo, il mare, le persone.”

Cosa ne pensi della città?

“Una città gioiello. E’ piccola ma molto bella e a misura d’uomo: perfetta per me, come modo di vivere mi ricorda un po’ il mio Montenegro. In più la gente è ospitale, calorosa, gentile e io voglio dare tutto per loro. Vivo in centro, vicino a piazza Mazzini e mi trovo a meraviglia.”

Che altri sport segui?

“Tutto ciò che ha a che fare con i motori: Formula 1, MotoGP, rally. Uno dei miei migliori amici fa il pilota, quando posso vado a vederlo e per è un modo per rilassarmi.”

Su Dorgu

“Secondo me assomiglia un po’ a Theo Hernandez, anche se Dorgu forse è più offensivo. E’ un giocatore incredibile se pensiamo che ha solo 20 anni. Migliora giorno dopo giorno, sa giocare in tante posizioni diverse: davanti, dietro, a destra, a sinistra. Non mi stupirei fra un po’ di vederlo giocare in porta…A parte gli scherzi, è molto forte.”

L’arrivo di Giampaolo

“Lui forse ha dato un po’ più di energia alla squadra. Da quando sono qui ho avuto tre allenatori e ognuno per me ha portato qualcosa di nuovo. Con ognuno di loro ho avuto un ottimo rapporto.”

Sul futuro

“Spero di diventare un top player, solo questo. Poi dove sarò non me lo immagino e non ci penso: per me ora conta solo la salvezza del Lecce.”

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