Milan, Walker: “Orgoglioso di essere qui. Spero in una seconda parte di stagione positiva” | OneFootball

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·27 Januari 2025

Milan, Walker: “Orgoglioso di essere qui. Spero in una seconda parte di stagione positiva”

Gambar artikel:Milan, Walker: “Orgoglioso di essere qui. Spero in una seconda parte di stagione positiva”

Il nuovo arrivo del Milan Kyle Walker ha rilasciato a Milan TV un’intervista: ecco le sue dichiarazioni.

Arrivato ufficialmente nella giornata di venerdì, Kyle Walker vuole farsi conoscere dai tifosi del Milan. Quest’oggi l’esperto terzino, infatti, ha rilasciato un’intervista a Milan TV. Nel pomeriggio, invece, si presenterà ufficialmente alla stampa prima di recarsi allo Store di Via Dante a Milano per salutare i tifosi. Ecco le sue prime dichiarazioni.


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L’intervista di Walker a Milan Tv

Sulla sua routine prima della partita di sputare in alto l’acqua con la bocca: “Seguivo molto il wrestling da ragazzino. Faccio come Triple H, che è il mio wrestler preferito. E’ come salire su un ring quando gioco a calcio, è semplicemente diventato un rituale porta fortuna che mi sono portato dietro da quando ero ragazzino”.

Sul numero 32: “Per Davide Beckahm, è un’icona per me. Ho visto che era libero e l’ho preso. Poi contiene il numero che ho avuto spesso nella mia carriera, cioè il 2“.

Sull’essere un nuovo giocatore del Milan: “E’ qualcosa di grandioso, da ragazzino ho sempre seguito il Milan e ora indossare questi colori mi rende orgoglioso e mi auguro che sia una seconda metà d stagione positiva”.

Sulla sua Academy: “Io arrivo da Sheffield, ci sono poche opportunità, ci sono tanti ragazzi che sono per strada e non ha la possibilità di farcela come calciatori. Io ero uno di loro e sono stato molto fortunato a diventare un calciatore. Perciò ho voluto dare indietro qualcosa alla città da cui provengo e credo che se riuscissi da aiutare anche solo una persona a realizzare i propri sogni avrò raggiunto il mio obiettivo”.

Sul lavoro in palestra: “Nel calcio moderno, non basta più solo ciò che ti ha dato la genetica. Sento che se posso aggiungere qualcosa con il lavoro in palestra che mi renda più forte, veloce e più performante è giusto che lo faccia. Ringrazio mamma e papà per le caratteristiche che mi hanno dato, ma si può dare di più, e sento che sono ancora affamato di vittorie, voglio continuare a giocare a calcio l più a lungo possibile”.

Sui rossoneri o ex rossoneri con cui ha parlato prima di venire al Milan: “Ho parlato con Abraham, gli ho chiesto com’è la città e com’è giocare per il Milan. Da fuori hai la percezione che è un grande club dove hanno giocato grandi giocatori come Kakà, Ronaldinho, Beckham, Maldini, sono tutti calciator a cui mi sono ispirato. Ora sono qui pure io. Abraham mi ha detto che dovevo venire qui e questo ha contribuito alla mia decisione”.

Sulla sua carriera: “Penso di essere andato oltre ai miei sogni. Da piccolo giocare per lo Sheffield United era il mio sogno. Poi ho avuto anni grandiosi al Tottenham, senza però vincere ciò che avremmo dovuto. Poi sono andato al Manchester City e ho vinto 17 trofei in 7 anni, è stato qualcosa di incredibile, specialmente la Champions League. Abbiamo fatto il Triplete, è stato qualcosa di fantastico. Comunque già solo aver potuto giocare a calcio è un sogno che si è realizzato”.

Sull’arrivo al Milan: “Sono nato il 28 maggio, cioè lo stesso giorno in cui il Milan ha vinto la Champions League a Manchester? Speriamo ci siano altre finali e di scrivere ancora la storia”.

Sui tifosi del Milan: “Sono incredibili. Hanno una grande passione. Qui si vive per il calcio, è stato uno dei motivi principali per cui ho deciso di venire qui. Ho voglia di sentire tutta la loro passione. Per loro cantare i cori e tifare significa davvero tutto. Devono continuare perchè ci serve la loro spinta”.

Su quando ha giocato a San Siro e ha fatto anche il portiere: “E’ stata un’esperienza diversa, la scelta era tra me e Stones. Io e lui abbiamo sempre preso in giro i portieri che non paravano. Il mister alla fine ha scelto me. Se vorrei farlo ancora? Probabilmente no. E’ stato difficile, ma la squadra aveva bisogno in quel momento per raggiungere l’obiettivo in Champions League, e sono riuscito a cavarmela su quella punizione”.

Sul suo mettere pressione ai portieri in allenamento: “Da difensore hai bisogno di avere una bella relazione con i portieri. Io voglio motivare sempre i miei compagni, spingere loro e me stesso a diventare più forti. Nella squadra dobbiamo sapere di poter fare affidamento uno sull’altro. Quindi piccoli scherzi amichevoli vanno sempre bene, servono anche per far dare a tutti il 110% in allenamento”.

Su chi vuole ringraziare: “Mio nonno che è venuto a mancare. Lui è stato il primo a portarmi alle partite dello Sheffield United, a regalarmi l’abbonamento, quindi è grazie a lui che ho avuto la possibilità di guardare la mia squadra da ragazzo”.

Sul suo ruolo da terzino:”E’ stato un allenatore dello Sheffield a trasformarmi in terzino. Giocavo poco da attaccante centrale, ero veloce ma piccolo, quindi gli avversari mi spingevano via. Il nostro terzino destro si infortunò  il mister mi chiese se potessi giocare lì. Ho giocato, è andata bene e due mesi dopo ero in prima squadra. Quindi è stata una sorta di coincidenza. Mi sono divertito in quella posizione, mi è piaciuta la sfida e mettermi alla prova”.

Sul suo idolo nel calcio e non: “Ho guardato molto Premier League, oltre a ciò, Dani Alves è qualcuno a cui mi sono ispirato, Philipp Lahm. Se si potesse unire i due giocatori in uno solo si avrebbe un terzino destro totale. Pensando ad ora cerco di adattare le mia qualità e le mie caratteristiche che ho, le cose che posso migliorare, cerco di dare sempre il 110% quando scendo in campo. Spero che un giorno le persone si ispirino a me”.

Sui tatuaggi preferiti: “Quelli sulla gamba sinistra, perchè è un viaggio nel mio calcio, c’è il logo del Tottenham, dello Sheffield United, del Manchester City, ora dovrò fare quello del Milan”.

Sulla stagione del Milan: “Sono davvero felice di indossare questa maglia e giocare per questo club. Speriamo di chiudere bene la stagione. La Champions sta andando bene, in campionato sappiamo tutti che possiamo fare meglio. Voglio condividere la mia esperienza con i più giovani per giocare con passione, è questo quello che dobbiamo dimostrare, se lo meritano i tifosi”.

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