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·17 Maret 2025
Napoli, la matematica non condanna la squadra di Conte, ma…

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·17 Maret 2025
Il Napoli non vince in trasferta dal 18 gennaio e ha raccolto cinque pareggi nelle ultime sette partite, ma la corsa scudetto è ancora aperta. Con nove giornate al termine, gli azzurri inseguono l’Inter a tre punti di distanza e possono contare su un calendario più favorevole.
Tuttavia, la squadra di Conte sembra aver perso brillantezza, complice un mercato invernale che ha indebolito l’organico e una pressione sempre più opprimente.
Un cantiere aperto dopo gennaio L’addio di Kvaratskhelia al PSG ha tolto imprevedibilità all’attacco, mentre la mancata sostituzione dell’esterno georgiano ha costretto Conte a rivedere il sistema di gioco. Il passaggio al 3-5-2 ha portato nuovi equilibri, ma ha anche evidenziato la difficoltà del Napoli nel trovare la via del gol: appena otto reti nelle ultime sette partite. L’assenza di Neres ha ulteriormente limitato le soluzioni offensive, mentre giocatori come Raspadori sono stati chiamati a un ruolo da protagonisti dopo una prima parte di stagione ai margini.
La pressione di dover vincere sempre L’eliminazione precoce dalle coppe, che inizialmente sembrava un vantaggio, si è rivelata un’arma a doppio taglio. Senza altri impegni, il Napoli gioca ogni partita con l’obbligo di vincere, trasformando ogni sfida in un test di nervi. Al “Penzo”, gli azzurri hanno creato occasioni (15 tiri, 7 nello specchio), ma la sterilità offensiva continua a pesare.
Ultima chiamata per lo scudetto Il destino del Napoli passa ora dalla sfida con il Milan, uno snodo cruciale prima di un calendario più abbordabile. Conte dovrà trovare soluzioni rapide per rilanciare la corsa al titolo e colmare il gap con l’Inter. La matematica è ancora dalla parte degli azzurri, ma servirà una svolta immediata per non lasciarsi sfuggire l’ultimo treno scudetto.
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