Napoli, senti Mazzarri: “Tornare fu un’emozione folle, il ricordo più bello? La Coppa Italia del 2012” | OneFootball

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·27 April 2025

Napoli, senti Mazzarri: “Tornare fu un’emozione folle, il ricordo più bello? La Coppa Italia del 2012”

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In una lunga intervista rilasciata a Cronache di Spogliatoio, l’ex allenatore di Napoli e Torino, Walter Mazzarri, è ritornato sulla sua esperienza in Campania nel corso della scorsa stagione.

Napoli, senti Mazzarri: “Tornare fu un’emozione folle, il ricordo più bello? La Coppa Italia del 2012”

Nella passata stagione, dopo aver esonerato Rudi Garcia, Aurelio De Laurentiis decise di ingaggiare nuovamente Walter Mazzarri, con la speranza che il tecnico di San Vincenzo potesse quantomeno risolvere una situazione già compromessa da tempo. Purtroppo per il patron e per il Napoli ci fu ben poco da fare, visto l’esonero dello stesso Mazzarri arrivato qualche mese dopo. A quasi un anno distanza dal suo ritorno in azzurro, Mazzarri è ritornato, ai microfoni di Cronache di Spogliatoio, sulla sua seconda avventura all’ombra del Vesuvio.


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Queste le sue dichiarazioni: “A Napoli incontrai una giovane stella argentina, Ezequiel Lavezzi. Due anni più giovane di lui era il suo talentuoso compagno di squadra, Marek Hamsik. E ad unirsi a loro, la stagione successiva, arrivò Edinson Cavani. Con questi “Tre Tenori”, portammo il Napoli al miglior periodo vissuto dalla città dopo l’era di Diego Maradona, vent’anni prima. Quando arrivai, il club stava acquistando giocatori provenienti da squadre di metà classifica della Serie A. Le nostre imprese portarono invece a ingaggiare giocatori come Gonzalo Higuaín, Pepe Reina e José Callejón, provenienti da giganti europei come Barcellona, Liverpool e Real Madrid. Il successo in campo ebbe un effetto a cascata che beneficiò anche le finanze del club.”

“La stagione prima del mio arrivo, il Napoli era arrivato dodicesimo. Nel nostro primo anno migliorammo il risultato fino al sesto posto, poi al terzo – qualificandoci per la Champions League – e infine al secondo, sostituendo Lavezzi con Goran Pandev dell’Inter nella mia ultima stagione. Il ricordo più bello che ho è la finale di Coppa Italia del 2012, allo Stadio Olimpico di Roma. Lì affrontammo la Juventus di Antonio Conte, che aveva appena vinto lo Scudetto con una striscia d’imbattibilità di 38 partite. In quella finale vincemmo meritatamente 2-0 – il primo trofeo del club dopo il titolo conquistato con Maradona, 22 anni prima.

Tornare a Napoli per festeggiare fu un’emozione folle, vissuta forse solo ai tempi di Maradona e poi, molti anni dopo, con la vittoria dello Scudetto nel 2023. Giocando nella mia formazione, Lavezzi – che prima era più un giocatore creativo senza grandi numeri realizzativi – iniziò a segnare stabilmente in doppia cifra. Cavani, invece, esplose definitivamente come goleador, registrando 33, 33 e 38 gol nelle sue tre stagioni al club. Il Paris Saint-Germain acquistò Lavezzi per 33 milioni di euro e Cavani per 70 milioni, dando un enorme impulso alle finanze del Napoli.”

Vincenzo Schiavo

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