Cagliarinews24
·10 Januari 2025
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·10 Januari 2025
Ai microfoni di CagliariNews24 è intervenuto Paolo Esposito, giornalista sportivo e conduttore televisivo vicino agli ambienti partenopei. Esposito ha parlato del nuovo portiere del Cagliari Elia Caprile e di come sia nata la trattativa con il Napoli che ha portato Scuffet a fare il percorso inverso. Le sue dichiarazioni:
Elia Caprile è il nuovo portiere del Cagliari, come è nata la trattativa che ha portato allo scambio con Scuffet?«Io in alcune interviste, mesi fa, auspicai che il Cagliari potesse prendere Caprile per il girone di ritorno perché Scuffet non rientrava nelle grazie di Nicola come rientrava nelle grazie di Ranieri. Giulini e il Direttore sportivo magari ne hanno tratto idea, Nicola lo ha avuto ad Empoli e ne ha apprezzato le qualità. Caprile voleva giocare e non si accontentava di fare il dodicesimo, poi è nata la situazione con il Cagliari. Scuffet doveva già venire al Napoli 11 anni fa quando sembrava dovesse diventare un grande portiere all’Udinese, aveva 17 anni e venne considerato ancora prematuro»
Ci racconti meglio che tipo di portiere è Caprile e se può essere il profilo adatto per il Cagliari.«E’ un classe 2001, ha solo 23 anni, ha già fatto una buona gavetta con Bari ed Empoli. A Napoli non ha avuto spazio perché il titolare è Meret, da anni nel giro della Nazionale, che sta facendo una stagione strepitosa quest’anno e gli è sicuramente superiore. Caprile è un buon portiere e lo ha dimostrato anche ad Empoli. Tra i pali e molto reattivo, pecca un po nelle uscite che a volte sono avventate, questa è un suo piccolo difetto. Ha un buon lancio lungo e un buon palleggio, con i piedi ci sa fare e il Cagliari ha fatto un affare a prenderlo, se lo riscatta farà ancora più un affare, è giovane e si potrebbe avere il portiere per i prossimi 10 anni. Caprile a 23 anni aveva bisogno di giocare non può ammuffire in panchina. E’ un ragazzo un po “guascone” ma nel senso buono della parola, se non cerca di strafare è un ottimo portiere e il Cagliari, ripeto, ha fatto un grosso affare»
Sempre dal Napoli, in estate, è arrivato Gianluca Gaetano. Cosa pensa del fantasista che in questa prima parte di stagione non ha brillato particolarmente?«E’ un investimento, Gaetano è un giocatore di qualità eccelsa, se ha una certa continuità può fare molto bene. Se l’anno scorso il Cagliari si è salvato è anche grazie al suo contributo con qualche gol pesante nei sei mesi trascorsi in Sardegna a inizio 2024»
I tifosi sono un divisi sull’arrivo di Caprile, un portiere giovane che ancora poco si conosce. Cosa può dire alla tifoseria rossoblù in merito al nuovo guardiano della porta isolana?«I calorosi tifosi rossoblù, che da sempre apprezzo dai tempi di Gigi Riva ed Enrico Albertosi, nonché di Niccolai, non devono preoccuparsi. Credo che i tifosi debbano stare tranquilli, Caprile assicurerà quei 7/8 punti in più, è un gran bel portiere con ampi margini di miglioramento. Fisicamente è ben strutturato e ha tutto per diventare tra i migliori in Serie A, a Cagliari possono stare tranquilli. Anche la cifra sul riscatto (8 milioni di euro, ndr) non è una grossa cifra per i prezzi attuali del mercato e penso che il Presidente Giulini e il Direttore Bonato faranno questo investimento per poter far dormire sogni tranquilli ai tifosi. Nicola è un allenatore esperto e navigato, se ha rivoluto Caprile significa che il portiere gli da più garanzie rispetto a Scuffet e Sherri che hanno giocato finora»
Per quanto riguarda il passaggio di Scuffet al Napoli, invece, come sarà la nuova avventura partenopea?«Scuffet a Napoli incontrerà nuovamente l’altro friulano Meret con cui è stato insieme all’Udinese. Si accontenterà di fare il dodicesimo al Napoli, per lui sarà un privilegio far parte della squadra che lotta per lo scudetto e magari verrà acquistato a giugno a titolo definitivo. E’ un bravo ragazzo ed è stato accolto con calore dal Presidente De Laurentiis. E’ stata un’operazione proficua per il Cagliari ma anche per il Napoli che in panchina avrà un secondo portiere esperto»
Il Cagliari anche in questa stagione, nonostante abbia chiuso il girone d’andata con 2 punti in più rispetto allo scorso anno, si trova ancora a lottare con fatica per la salvezza. Cosa ne pensa?«Il Cagliari si salverà anche quest’anno ma credo che i tifosi sardi e rossoblù meritino una squadra che, visto il passato blasonato dei tempi di Riva che nessuno potrà mai cancellare, stia nella parte sinistra della classifica e non soffrire per salvarsi sempre alle ultime giornate. Cagliari rappresenta la Sardegna non è un piccolo club di provincia. Io inviterei il Presidente Giulini, dopo tanti anni, a pensare di passare la mano pensando di mettere in vendita la società con qualche gruppo più facoltoso, magari americano, che potrebbe acquistare per pensare di portare il Cagliari a lottare per l’Europa. Il Cagliari non è, con tutto il rispetto, il Cesena o la Cremonese, Cagliari è capoluogo di regione e rappresenta una regione non può stare allo stesso posto delle squadre provinciali»
Si ringrazia Paolo Esposito per la disponibilità e cordialità mostrata nel corso di questa intervista