Inter Milan
·15 Januari 2025
Inter Milan
·15 Januari 2025
Come il freddo che paralizza, così il pareggio con il Bologna ci lascia fermi, bloccati di fronte alla bellezza del calcio nerazzurro e al rammarico per tre punti che non sono arrivati. Il recupero della 19.a di campionato con il Bologna si trasforma in un 2-2 velenoso, dentro a un match tutto indecifrabile, ricco di ribaltoni, di occasioni, di azioni da spellarsi le mani, di maledizioni tirate al cielo. Prima in svantaggio, poi in vantaggio: c'è stato di tutto, in questi 90 e più minuti a San Siro. Corse, parate, colpi di tacco, conclusioni, sovrapposizioni, sgasate senza sosta, giocate. E anche un pizzico di nervosismo per una vittoria che a un certo punto poteva avere un solo padrone e che, per una deviazione sfortunata, si è trasformata in un pareggio. Non c'è uno scatto in classifica, ma negli occhi restano gli strappi di un incontenibile Thuram, i palloni millimetrici di Federico Dimarco, la partita infinita, a tutto campo, di Nicolò Barella, il gol e gli strappi di capitan Lautaro, le parate di Yann Sommer, i solchi lasciati sul campo da Denzel Dumfries, le chiusure e le ripartenze da fantasista di Alessandro Bastoni. Dentro tutto, in una sfida che il Bologna ha saputo aggredire nei momenti giusti: i primi 15 minuti del primo tempo e la fase centrale del secondo, quelle nelle quali l'Inter ha sofferto di più. L'avvio, appunto. Un freddo vivissimo e un Bologna vivace: così gli ospiti partono meglio, aggressivi sulla trequarti e propensi ad accompagnare Castro con le sparate di Ndoye, i ricami di Orsolini. Le conclusioni da fuori sono il primo segnale: destro di Moro deviato, Sommer vola e in tuffo manda sul palo.Primo brivido. Il gol del Bologna arriva poco dopo: un tiro al volo sempre di Moro da fuori area si trasforma in un assist per Castro, bravo in spaccata a imbucare. Dopo 15' l'Inter è sotto ma sa che questo non è un risultato accettabile. E allora, da quel momento, cambia tutto. E cambia grazie a quello che l'Inter sa fare meglio: giocare a tutta, coinvolgendo più elementi possibili, mangiando il campo, in lungo e in largo. L'azione del pareggio è un quadro: Bastoni che soffia un pallone a centrocampo, Thuram che vola, vola letteralmente, poi finta, e di tacco offre il pallone a Dimarco. Tiro, parata, e poi eccolo, puntuale come un treno, Denzel Dumfries. Uno a uno e non ci sono dubbi, nemmeno troppo da esultare: lavoro da fare, ancora molto. E allora avanti a testa bassa, con Barella indiavolato, con Dumfries incontenibile. L'Inter per mezz'ora regala calcio da impazzire. Quando scende, la squadra di Inzaghi fa le onde. Da destra a sinistra, sono gli esterni ad arrivare a concludere. Thuram calamita ogni pallone, li addomestica e li spinge ovunque. Lautaro inizia ad aumentare i giri. Sommer intanto tiene tutto in equilibro con uno dei tanti interventi super del match. Quando è il momento di spingere, l'Inter sa farlo: lancio di Zielinski, ennesima volata di Dimarco sulla sinistra e pallone al centro. Eccolo, Lautaro: anticipo secco sul primo palo, sinistro imprendibile. Il suo gol, quello del Capitano, che esulta con la sua gente.
Sommer si tiene caldo con un intervento show su Orsolini (cancellato poi dal fuorigioco). I primi 15 minuti della ripresa sono ancora tutti nerazzurri. Thuram, illuminato da un pallone di Dimarco, viene steso in area. Niente rigore, ancora tutto in gioco. L'Inter fa calcio di classe. Dimarco sfiora il gol su punizione, Bastoni lancia da numero 10 Dumfries, Lautaro stuzzica di nuovo Skorupski. Poi, all'improvviso, il letale gol del pari: un disimpegno imperfetto di Dimarco, l'assist di Orsolini per l'accorrente Holm. Tiro deviato, Sommer battuto da un pallone sporcato involontariamente da Bastoni. Che rabbia. Con metà tempo da giocare e i cambi ai quali ricorrono gli allenatori, il match diventa meno spettacolare e più teso. Solo l'Inter, però, prova a vincerla, e per ben due volte il pallone giusto arriva dalle parti di Taremi, in entrambi i casi servito da un clamoroso Thuram. Non arriva, il tanto cercato gol della vittoria, in fondo a un match che ha regalato tanto, che l'Inter ha giocato con generosità e classe. Domenica, con l'Empoli, un altro appuntamento a San Siro.
Marcatori: 15' Castro (B), 19' Dumfries (I), 46' pt Lautaro (I), 64' Holm (B)
INTER (3-5-2): 1 Sommer; 36 Darmian (28 Pavard 70'), 6 De Vrij, 95 Bastoni (17 Buchanan 83'); 2 Dumfries, 23 Barella, 21 Asllani (16 Frattesi 70'), 7 Zielinski, 32 Dimarco (30 Carlos Augusto 70'); 9 Thuram, 10 Lautaro (99 Taremi 75'). A disposizione: 13 J. Martinez, 40 Calligaris, 8 Arnautovic, 15 Acerbi, 42 Palacios, 52 Berenbruch, 53 Topalovic, 54 Zanchetta. Allenatore: Simone Inzaghi.
BOLOGNA (4-2-3-1): 1 Skorupski; 2 Holm (29 De Silvestri 76'), 31 Beukema, 15 Casale, 22 Lykogiannis; 8 Freuler (5 Erlic 88'), 6 Moro (18 Pobega 67'); 7 Orsolini, 21 Odgaard ( 19 Ferguson 67'), 11 Ndoye; 9 Castro (24 Dallinga 88') . A disposizione: 23 Bagnolini, 34 Ravaglia, 3 Posch, 14 Iling-Junior, 30 Dominguez, 33 Miranda, 80 Fabbian, 82 Urbanski. Allenatore: Vincenzo Italiano.
Recupero: 2' - 4'. Note: ammonito Simone Inzaghi (I)
Arbitro: Pairetto. Assistenti: C. Rossi, Mokhtariv. Quarto ufficiale: Bonacina. VAR: Meraviglia. Assistente VAR: Mazzoleni.
Diffidato: Darmian (I). Squalificato: Lucumi (B).