Bologna Sport News
·22 Mei 2025
Renzo Ulivieri sul rinnovo di Italiano: “È normale che venga corteggiato. Dia retta al cuore”

Bologna Sport News
·22 Mei 2025
L’ex allenatore e attuale presidente dell’AIAC Renzo Ulivieri è stato intervistato da Il Resto del Carlino e si è espresso a favore di Vincenzo Italiano.
Durante la carriera da allenatore “Renzaccio” si è seduto su tantissime panchine in giro per l’Italia, passando anche per Bologna, caricandosi di responsabilità in momenti non felicissimi della storia rossoblù.
Ulivieri è riuscito più volte a restituire dignità alla squadra; soprattutto durante la seconda metà degli anni ‘90, quando ha prelevato il Bologna in Serie C1 e lo ha riportato in Serie A nel giro di soli due anni.
Oggi si è esposto sul rinnovo di Vincenzo Italiano e non ha mancato di manifestare il proprio supporto alla causa rossoblù.
Lunedì ero a Bologna alla consegna del 'Premio Bulgarelli ed è stata l'occasione per fargli i complimenti. Anche per la sensibilità dimostrata in quel pensiero per la famiglia di Joe Barone dopo la vittoria della Coppa Italia.
Vincenzo Italiano premiato da Renzo Ulivieri con il "Bulgarelli Number 8"
La stagione di Italiano è anche uno spot per la scuola allenatori di Coverciano:
Lo è, senza dubbio. Soprattutto per come lui ha saputo declinare un concetto fondamentale, che insegniamo a tutti quelli che fanno il corso: la flessibilità.
Italiano sembra a un passo dal rinnovo, ma sono tanti i club che vorrebbero ingaggiarlo.
Succede a tutti gli allenatori bravi. E lui quest’anno ha fatto qualcosa di veramente speciale.
Italiano a Bologna ha cambiato tanto rispetto agli anni di Firenze. Le idee di base le ha conservate, ma poi è stato a bravo a modificare tante piccole grandi cose che alla fine hanno fatto la differenza. Bravo soprattutto ad adattarsi alle caratteristiche dei giocatori e alla filosofia di lavoro che a quei giocatori era stata trasmessa da chi c'era prima. Ecco, se metti insieme tutte queste cose esce il senso di quello che dev'essere l'allenatore.
Non me la sento di dargli dei consigli. A parte uno: dia retta al cuore.
C'ero e mi sono emozionato: nel toccare con mano tuttoquell'affetto ho rivisto la mia Bologna. Ma potrei pure togliere l'aggettivo 'mia': Bologna è questo, punto. La finale dell'Olimpico è stato il manifesto perfetto di questa filosofia che fa la fortuna di ogni allenatore. Bravo Vincenzo a'esasperare' questo concetto e bravo chi l'ha preceduto, che ha allenato il gruppo a questa predisposizione
Italiano, De Silvestri e Orsolini (Photo by Marco Rosi/Getty Images Via OneFootball)
Di strada ne ha fatta da allora questo club. Oggi c'è Saputo, che rappresenta una grande proprietà. Ma vorrei ricordare il mio presidente Gazzoni, che dalla C portò il Bologna a una semifinale di Coppa Uefa.
lo penso che collocarsi dove oggi sta l'Atalanta sia la strada più percorribile. Del resto la proprietà è forte e i dirigenti s'intendono sia di calcio che di economia.