Calcionews24
·14 Maret 2025
Sacchi: «Dico no ad Allegri al Milan per tutte queste ragioni, anche se è certamente un allenatore vincente. Ripartire da Leao? Se si riesce a motivarlo…»

Calcionews24
·14 Maret 2025
Se Fabio Capello su La Gazzetta dello Sport è favorevole all’idea che il Milan si affidi a Massimiliano Allegri per la prossima stagione, Arrigo Sacchi sullo stesso giornale è di tutt’altro parere. Ecco una sintesi delle sue opinioni.
ALLEGRI – «Ho grande rispetto per Allegri e per il suo lavoro. È un allenatore che ha sempre fatto il suo dovere ovunque sia andato. Devo ammettere che a me piace un calcio diverso dal suo. Non c’è niente di male, è una questione di gusti. E, come dicevano i latini, de gustibus non disputandum est…».LE SUE IDEE – «Allegri è un allenatore che ha seguito perfettamente le tracce della storia calcistica italiana, basata su difesa, contropiede e giocatori di alto livello. Queste sono le sue idee, e con queste idee gli va dato il merito di aver ottenuto successi importanti. Però se mi chiedete: le sue squadre hanno giocato bene? Beh, allora, devo ammettere che io mi diverto quando vedo un calcio collettivo e offensivo, e non un calcio individuale e difensivo. Questione di punti di vista».UN ALLENATORE VINCENTE – «Non si può dire che non sia un allenatore di alto livello, ci mancherebbe altro. In Italia sa come si fa a vincere, sa come si gestisce un gruppo, sa convincere i giocatori a fare il suo tipo di calcio. La mia preoccupazione è un’altra: il Milan, da sempre, ha un pubblico abituato ai palcoscenici e ai successi internazionali. È il club italiano con più trofei europei e intercontinentali. Allegri, questi trofei, alla Juve non li ha vinti. Gli auguro di riuscirci con i rossoneri: mi renderebbe davvero felice essendo io innamorato perso del Diavolo, e tutti lo sanno».RIPARTIRE DA LEAO – «Valuto quello che vedo. Leao è stato determinante nella stagione dello scudetto con Pioli. Poi ha avuto un calo, secondo me determinato da questioni caratteriali. Quest’anno ha avuto qualche problema sia con Fonseca sia con Conceiçao. Sono convinto che abbia grandi qualità tecniche e atletiche, ma per diventare un campione, e lui ne avrebbe le possibilità, serve anche altro. Mi auguro che Allegri, che è anche un bravissimo motivatore, riesca a tirargli fuori quello che ancora non abbiamo visto».