Zerocinquantuno
·27 Januari 2025
Zerocinquantuno
·27 Januari 2025
Tempo di Lettura: 2 minuti
Si è svolta questa mattina allo stadio Renato Dall’Ara, nell’ambito delle celebrazioni organizzate per il Giorno della Memoria, l’annuale commemorazione dell’ex allenatore rossoblù Arpad Weisz, ucciso dai nazisti ad Auschwitz il 31 gennaio 1944. Nel corso della cerimonia sono intervenuti Claudio Fenucci, amministratore delegato del Bologna FC 1909 (accompagnato da alcuni calciatori del settore giovanile), Roberta Li Calzi, assessore allo sport del Comune di Bologna, Matteo Marani, presidente della Lega Pro e autore del volume Dallo scudetto ad Auschwitz, Guido Ottolenghi, in rappresentanza della Comunità Ebraica di Bologna, Erzsebet Miliczky, console onorario d’Ungheria in Emilia-Romagna, e Lorenzo Cipriani, presidente del quartiere Porto-Saragozza. Erano inoltre presenti i rappresentanti delle associazioni ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) e ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati), Alfredo Tassoni, presidente del club rossoblù Arpad Weisz, Fausto Viviani, presidente dell’associazione Viva il Calcio, e una delegazione degli alunni della Scuola secondaria di primo grado Guinizelli-Carracci. Al termine, in via Valeriani 39, si è tenuta la posa delle Pietre d’Inciampo in memoria di Arpad Weisz, della moglie Elena e dei figli Clara e Roberto.
Le parole di Claudio Fenucci – «Mi fa piacere che qui con noi ci siano tanti ragazzi. Arpad Weisz fu un allenatore tra i più vincenti in un periodo in cui il Bologna era una delle squadre più forti e titolate d’Europa. Il calcio trasmette valori di inclusione, amicizia e solidarietà, per questo abbiamo un’enorme responsabilità, interpretando tali valori e sensibilizzando le persone a eliminare le differenze sociali, religiose ed etniche. Dunque non commemoriamo la tragedia di Weisz solo oggi, ma portiamo questo insegnamento ogni giorno: solo così, nel tempo, costruiremo una società migliore».
© Riproduzione Riservata
Foto: bolognafc.it