Calcio e Finanza
·24 Mei 2025
«Stop merchandising fuori da San Siro»: scatta la protesta degli ambulanti

Calcio e Finanza
·24 Mei 2025
Non solo i tifosi del Milan, a San Siro oggi andrà in scena anche la protesta di oltre 60 ambulanti fuori dal Meazza. In occasione dell’ultima partita di Serie A di questa sera (Milan-Monza), infatti, come riportato da Libero ambulanti manifesteranno contro M-I Stadio, la società partecipata sia dall’Inter che dal Milan, che gestisce per conto dei club le attività dello stadio.
In particolare, la contestazione è rivolta alle nuove regole che si vorrebbero introdurre dalla prossima stagione. «Siamo presenti qui dal 1962 e non ci arrenderemo facilmente. Proprio come abbiamo fatto oltre trent’anni fa», dichiara Giacomo Errico, presidente di Apeca, l’associazione degli ambulanti affiliata a Confcommercio. Infatti, nel 1989, quando si paventava lo sfratto, i commercianti organizzarono una protesta molto dura, arrivando persino a bloccare gli ingressi dello stadio.
Procedendo con ordine: il 30 luglio prossimo scadrà l’accordo tra i commercianti e M-I Stadio, che ha in gestione lo stadio fino al 2030, e sembra che la società non abbia intenzione di rinnovarlo, almeno non alle stesse condizioni attuali. «Lunedì scorso abbiamo ricevuto una comunicazione che, in sostanza, proponeva di eliminare la possibilità di vendere merchandising nel prossimo contratto. Considerando tutto ciò che abbiamo fatto per combattere l’abusivismo, è una follia», spiega Errico.
Gli ambulanti sospettano che dietro questa richiesta ci sia l’intenzione delle società di gestire in modo esclusivo la vendita del merchandising ufficiale direttamente all’interno dello stadio tramite punti vendita dedicati. Inoltre, si starebbe valutando di aumentare i punti vendita alimentari da 42 a 52, incrementando così la concorrenza per gli operatori attuali. Infine, c’è la questione del consorzio.
Attualmente i 64 operatori sono riuniti nel Consorzio Operatori Stadio Milano (Cosm), una soluzione adottata in accordo con Inter e Milan durante il protocollo d’intesa per garantire un interlocutore unico, ma ora questa scelta viene messa in discussione. «Quest’anno abbiamo pagato ben 850 mila euro solo per l’occupazione del suolo pubblico. Oggi apriremo i nostri camion-negozio e inizieremo una raccolta firme tra i tifosi», conclude Errico.
Una questione era già emersa nel 2022 durante un dibattito pubblico proprio sullo stadio. All’epoca, Mark Van Huuksloot, Chief Operating Officer dell’Inter, aveva dichiarato: «Sono amministratore delegato di MI Stadio, che da anni gestisce i rapporti con gli ambulanti come consorzio. Hanno avuto un ruolo importante intorno allo stadio, poiché l’offerta food and beverage all’interno è limitata, la loro presenza è sempre stata ben accolta. Abbiamo sempre cercato di migliorare il rapporto con loro, tramite una lettera di intenti e con la formalizzazione di un contratto che chiarisca i rapporti tra le parti».
Tuttavia, oggi il problema torna a farsi sentire. «Sono a rischio più di 300 posti di lavoro e non si comprende il motivo per cui si voglia modificare lo status quo senza alcuna trattativa», afferma Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia, aggiungendo: «Sto già raccogliendo le firme dei colleghi per chiedere la convocazione di una commissione ad hoc per ascoltare il consorzio e gli ambulanti».
Langsung
Langsung
Langsung
Langsung
Langsung
Langsung
Langsung
Langsung
Langsung