25 anni dallo scudetto, Pinzi: "Il 14 maggio 2000 l'ho vissuto da tifoso dentro lo spogliatoio" | OneFootball

25 anni dallo scudetto, Pinzi: "Il 14 maggio 2000 l'ho vissuto da tifoso dentro lo spogliatoio" | OneFootball

Icon: LazioPress.it

LazioPress.it

·14 maggio 2025

25 anni dallo scudetto, Pinzi: "Il 14 maggio 2000 l'ho vissuto da tifoso dentro lo spogliatoio"

Immagine dell'articolo:25 anni dallo scudetto, Pinzi: "Il 14 maggio 2000 l'ho vissuto da tifoso dentro lo spogliatoio"

Il 14 maggio del 2000 è una giornata indimenticabile per i tifosi biancocelesti, infatti, in seguito alla vittoria della Lazio contro la Reggina e alla sconfitta della Juventus a casa del Perugia, il radiocronista Riccardo Cucchi pronunciò la ormai celebre frase: “Sono le 18 e 4 minuti del 14 maggio 2000 e la Lazio è Campione d'Italia”. In onore dei 25 anni dalla Lazio Campione d'Italia, Giampiero Pinzi, ex centrocampista e grande tifoso,  si è espresso ai microfoni di Radiosei.

Sullo scudetto del 2000

Il 14 maggio 2000 ho avuto il privilegio di passare dagli spalti allo spogliatoio. L’ho vissuto da tifoso dentro lo spogliatoi. Un sogno che si ripeteva tutti i giorni, facendo parte di quel gruppo storico.

Sulla vittoria della Coppa Italia il 26 maggio 2013

Anche il 26 maggio 2013 ero allo stadio. Io il 14 maggio al Circo Massimo ho scelto di essere tra i tifosi. Paradossalmente il 14 maggio, per protesta non andai allo stadio ma ero a Bracciano a pranzo con i Marchegiani mi voleva sul pullman della squadra ma dissi di no. Già a Bologna il 7 maggio 2000 salgo con la squadra ma vedo la gara dagli spalti.

Sulla rosa biancoceleste del tempo

Quella Lazio aveva una grandissima personalità. Le partitelle tra noi a Formello erano una guerra, si andava spesso oltre i limiti. Per me ogni palla  portava con sé grandissima tensione. Faccio fatica a sceglierne uno perché era uno spogliatoi pieni di campioni. La mentalità si forma in allenamento.

Sul mister Eriksson

Posso dire che non ha mai alzato la voce, mi stimava molto ma c’era una concorrenza incredibile. Solo una volta si arrabbiò con Sergio Conceicao che in allenamento rispose in portoghese. Sven conosceva il portoghese, rispose per le rime tanto che Conceicao lasciò l’allenamento prima, uscendo a testa bassa.

Visualizza l' imprint del creator