AFC Champions League, vince l’Al-Ain: un ex leggenda della A trionfa in Asia | OneFootball

L’Al-Ain FC ha battuto per 5-1 gli Yokohama Marinos nel ritorno della finale della AFC Champions League e si è laureato Campione d’Asia per la seconda volta nella sua storia. La squadra degli Emirati Arabi Uniti ha guadagnato il diritto a partecipare al prossimo Mondiale per Club.

Tempo di verdetti e anche di finalissime anche oltre Europa, dove ieri si è giocata la sfida di ritorno della finale della AFC Champions League, la cosiddetta Coppa Campioni per le squadre asiatiche. A trionfare sono stati gli emiratini dell’Al-Ain che hanno surclassato per 5-1 i giapponesi degli Yokohama Marinos. Secondo titolo continentale dopo quello ottenuto nel 2003, con l’Al-Ain che ha staccato anche il pass per il Mondiale per Club 2025 come neo Campione d’Asia.

AFC Champions League, Crespo è Campione d’Asia. L’ex bomber al primo trofeo internazionale da allenatore con l’Al-Ain

Al-Ain guidato dallo scorso novembre da una vecchia conoscenza della Serie A, una vera e propria leggenda del calcio italiano e che ha vestito alcune delle maglie più importanti come quelle di Parma, Lazio, Milan ed Inter. Si tratta di Hernan Crespo, l’ex attaccante argentino che ha riportato l’Al-Ain sul tetto d’Asia.

(Photo by Giuseppe Cacace, Gettyimages) Calcioinpillole.com. Hernan Crespo, Campione d’Asia con l’Al-Ain

Dopo la sconfitta per 2-1 nella gara d’andata, la formazione allenata da El Valdanito doveva rimontare tra le mura amiche del Bin Zayed Stadium e il return match è stato un trionfo. Vantaggio dopo appena otto minuti firmato da Soufiane Rahimi e raddoppio su rigore al minuto 33 di Alejandro Romero. I Marinos accorciano al 40′ con Santos Souza, riportando il computo totale della sfida in parità, ma poi la squadra allenata dal mito australiano Harry Kewell si complica le cose con il rosso al portiere Popp, che lascia giapponesi in dieci. In superiorità numerica per tutta la ripresa, l’Al-Ain di Crespo dilaga ancora con Rahimi al 67′ e sigilla la finale e il trofeo con la doppietta del subentrato Kodjo Laba nei minuti di recupero.