Footbola
·3 agosto 2020
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·3 agosto 2020
Obiettivo raggiunto anche quest’anno per l’Eibar: una squadra che punta ogni stagione alla salvezza e che non delude mai le aspettative, oltre a valorizzare ottimi talenti come per esempio Cucurella e Joan Jordan negli anni passati. Non è stato un anno facile sotto tanti punti di vista, con la retrocessione che a un certo punto cominciava a essere uno spettro concreto, prima dei punti chiave nel finale che hanno permesso ai baschi di mantenere ancora la categoria. Vediamo chi sono stati i volti della stagione.
La sua avventura a Ipurúa non era mai stata così soddisfacente: dopo le otitme annate al Celta e un passaggio a vuotoal Valencia, il suo percorso all’Eibar era cominciato nel segno di un preoccupante anonimato. Alla terza stagione però è tornato quel calciatore in grado di fare la differenza, tanto che con 8 gol e 7 assist ha costruito la salvezza del club. Ora è stato acquistato dal Valladolid dove promette di fare ancora un salto in avanti.
Vero, in termini realizzativi non è certo la miglior stagione del veterano brasiliano, ma alla fine la sua firma c’è sempre. Non ha raggiunto la doppia cifra, ha faticato più del previsto soprattutto nella fase iniziale, ma alla fine ha segnato reti pesanti per costruire il bottino salvezza. In una stagione deludente del pacchetto dei centravanti è stato sicuramente il migliore.
Seconda stagione in Spagna per l’argentino ex Mainz che si conferma il vero jolly dell’Eibar. Ha giocato praticamente ovunque, da centrocampo alla trequarti, da mezzala a terzino: fa tanto lavoro sporco ma ha anche buoni piedi ed è il primo a sacrificarsi per la squadra.
La vera delusione dell’anno: non è un attaccante particolarmente aggraziato ma in questa stagione ha visto veramente troppo poco la porta. Un centravanti che chiude a 1 gol è un fallimento, soprattutto se c’erano aspettative per buoni numeri.
Il difensore portoghese è solo uno dei tanti difensori che hanno reso male in questa stagione dell’Eibar: peggio a livello statistico fu solamente il 2015, per un pacchetto che non ha dato garanzie. Oliveira ha giocato tanto nella prima parte di campionato fino ad arrivare a diventare praticamente una riserva, un’escalation deludente per un difensore che doveva dare garanzie.
Altro nodo della stagione è stato il portiere: forse il meno affidabile dell’intero campionato, sia per stile che per efficacia. Davvero tante le sue prove negative nell’arco di tutta la stagione.