Calcionews24
·5 maggio 2025
Antonio Di Gennaro duro su Zaniolo: «Sarebbe da Nazionale. Aveva tante possibilità, ma…». Il suo consiglio

Calcionews24
·5 maggio 2025
Da Radio FirenzeViola l’ex centrocampista ed attuale opinionista Rai Antonio Di Gennaro ha commentato la sconfitta della Fiorentina in casa della Roma e analizzando la situazione dei singoli, in particolare quella di Zaniolo.
PARTITA – «La Fiorentina ha fatto una buona partita, ha trovato davanti uno dei portieri migliori del campionato assieme a De Gea, perché Svilar è stato decisivo».
ZANIOLO – «Su Zaniolo posso dire che mi sembra sempre disconnesso rispetto a tutto. Se non cambia mentalità sarà difficile per lui rimettersi in gioco a questi livelli. Giovedì sarà la partita dell’anno, non so se le scelte fatte ieri sono state fatte anche in vista del ritorno col Real Betis».
VICE DODO – «A questa squadra manca soprattutto un vice-Dodo. Parisi si adatta a destra ma non è il suo. Poi ci sono giocatori che giocano in ruoli che non sono loro, penso a Folorunsho e anche a Zaniolo. Giovedì ci vuole una squadra che abbia capacità di ribaltare il risultato e con grande carattere. Le motivazioni non mancheranno ma l’aspetto caratteriale sarà decisivo. Per quanto riguarda la corsa all’Europa c’è una bagarre incredibile, la Fiorentina si è persa a inizio 2025 e paga questo, forse anche per un po’ di inesperienza di Palladino. Ma ripeto, la mancanza di Dodo si è sentita: è un giocatore insostituibile, anche perché non c’è un altro esterno a destra. Questa è comunque la Fiorentina più forte, come organico, dell’era Commisso. Poi deve essere bravo l’allenatore a far rendere le qualità della rosa».
ANCORA ZANIOLO – «Chi metterei a centrocampo giovedì? Direi Fagioli, Mandragora e Adlì. Sono rimasto ancora una volta colpito da Mandragora che sta facendo qualcosa di straordinario. E qui torno su Zaniolo: Mandragora è un giocatore normale, ma è diventato straordinario col lavoro. Zaniolo aveva tante possibilità, come le ha avute anche Balotelli. Poi è inutile che si parli di ambiente, infortuni e altro, sono scuse. Mandragora è l’emblema che con il lavoro e la determinazione si può arrivare in alto. Zaniolo è da Nazionale, ma non lo capisce. Per Firenze e la Fiorentina è un giocatore in meno. Non so se crescerà ancora. Non è cresciuto all’Atalanta, dove è peggiorato. Io l’ho fatto il calciatore: appena molli così è finita».